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Salviamo Pegah ma non dimentichiamo Mohamed

Fonte:
CulturaCattolica.it

Giovanni Russo Spena su Liberazione, giornale comunista, chiede che si mobiliti l’intero Governo Italiano per garantire asilo politico a Pegah Emambakhsh.
Deve farlo immediatamente, prima del 28 agosto, prima che scatti il provvedimento di espulsione dal Regno Unito e di rimpatrio in Iran, dove la attende la lapidazione perché lesbica. (…)
Salvare la vita di Pegah è un dovere politico oltre e forse addirittura più che umanitario. L’orientamento sessuale è oggi, in molti paesi del mondo, motivo di discriminazione e persecuzione al pari delle idee politiche o della fede religiosa. Per questo il Prc ha inserito, tra i punti fondamentali della sua proposta di legge sull’asilo politico, l’allargamento del diritto d’asilo proprio alla persecuzione per motivi sessuali…


Salviamo Pegah Emambakhsh, ma non scordiamoci di Mohamed Hegazi, il giovane egiziano condannato a morte perché convertito al cristianesimo.

La vita umana non ha due pesi e due misure, e se nel “laico Egitto” si può venire uccisi perché ci si professa cristiani, non possiamo fingere di non sapere che in Medio Oriente i cristiani sono costretti all’esodo forzato per fuggire le persecuzioni.
Che dirsi cristiani espone all’ostracismo, al rischio della vita, un paese civile, un Governo laico, dovrebbe indignarsi e prendere misure serie contro coloro che non rispettano i diritti umani.

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