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Roma: Family Day - Stoccarda: Insieme per l’Europa 2007

Autore:
Brunettin, Alberto
Fonte:
CulturaCattolica.it

Vado con la mente ai miei 20 anni quando, nel ’68, andavamo in piazza per chiedere il diritto d’assemblea nelle scuole e nelle fabbriche, il diritto allo studio e lo Statuto dei Lavoratori, per le lotte sindacali. Mai avrei pensato che un giorno sarei andato in piazza per affermare ciò che è ovvio: la famiglia è quella che nasce dal matrimonio di un uomo con una donna.
Oggi si va diffondendo il pensiero che questo è un modello culturale, accanto al quale ne possono esistere altri.
Ohibò!
Chiunque può osservare che nel regno animale, che non ha un modello culturale, rileva che qualsiasi specie si diffonde grazie agli accoppiamenti di esseri di sesso diverso. La specie umana non fa eccezione: due persone di sesso diverso si uniscono in matrimonio e formano una famiglia con dei chiari legami parentali: i nonni, i genitori, i figli, i suoceri, gli zii, i cugini, ecc… Non è un modello culturale ma una legge di natura che ha le sue radici all’ origine dell’ umanità! E’ grazie a questa legge che la specie umana ha popolato la terra. Affermarne un’altra significa sovvertire l’ordine della natura e mettere in pericolo il futuro della società e dell’ umanità. Se oggi pos-siamo togliere la diversità sessuale, perché un domani non si potrebbe togliere anche l’elemento parentale? E un altro domani, anche la specie d’appartenenza?
Vorrei tanto che tutti coloro che intendono la famiglia nella “pluralità dei modelli” si ricordassero che anche loro hanno chiamato per mamma una persona di sesso femminile (mamma deriva da mammella, organo che caratterizza il sesso femminile). In quale modo pensano che possa avvenire la procreazione coloro che hanno come modello una famiglia diversa da quella formata in ordine alla natura? Forse pensano alla procreazione assistita? Che pasticcio, salterebbero anche i legami parentali: chi sarebbe il papà, chi la mamma, chi il marito, chi la moglie, ecc…
Sono forse figure destinate all’ estinzione? Attenzione, con loro si estinguerebbe anche una società!

Al Family Day hanno partecipato intere famiglie con papà, mamme, figli e nonni con un impegno fisico non indifferente: i viaggi di notte, il camminare e lo stare in piedi per ore, lo stare pigiati come sardine in una piazza troppo piccola per contenerci tutti.

Eppure eravamo tutti lì perché sentivamo l’importanza di affermare che la famiglia è autentica solo se nasce dal matrimonio tra persone di sesso diverso. Ciò che è nell’ordine della natura è un bene che non va deturpato né depauperato perché è patrimonio dell’umanità e i cattolici, ma fortunatamente non solo loro, sono scesi in piazza per gridarlo ai nostri legislatori con serenità, gioia e dignità.

Nello stesso giorno avveniva a Stoccarda un altro evento che vedeva insieme tanti movimenti cristiani appartenenti a confessioni diverse: cattolici, ortodossi, anglicani, protestanti, calvinisti, evangelici ecc., per dare all’Europa questo messaggio:

INSIEME PER L’EUROPA 2007

“Riuniti a Stoccarda da tutta l’Europa, in rappresentanza di più di 240 Movimenti e Comunità cristiane, vogliamo testimoniare il continuo sviluppo di una nuova comunione tra di noi, frutto che solo lo Spirito di Dio può dare.
In questa comunione vediamo più chiaramente la nostra responsabilità nell’affrontare la sfida dell’Europa di oggi: una forte coesione sociale nella molteplicità culturale: La consapevolezza che le nostre diversità rappresentano una ricchezza e non un motivo di paura o di separazione, può diventare un segno di speranza ovunque sia in pericolo la convivenza.
Vogliamo offrire il contributo di un Vangelo sempre attuale e vitale. Desideriamo mostrare oggi i frutti delle radici cristiane dell’Europa - passato, presente e futuro della sua storia - che furono vive anche nei Padri fondatori. Siamo grati a tutti coloro che si sono impegnati per la riconciliazione e la pace tra i popoli europei. Auspichiamo che l’Europa - che ha ferito l’umanità con il colonialismo, le guerre mondiali, la Shoah - esprima con più coraggio la sua anima e dia coSÌ il suo necessario contributo per la costruzione di un mondo più fraterno.

I carismi, doni gratuiti di Dio, ci spingono sulla via della fraternità e del vivere insieme come profonda vocazione europea. La nostra fraternità nasce dall’amore evangelico, sempre rinnovato e comunicato senza esclusioni. Proprio per questo legame che ci unisce a Dio, oggi abbiamo rinnovato il patto di amore scambievole, come Gesù ci ha comandato.

Uniti da questo patto di amore scambievole, diciamo SÌ alla vita e ci impegniamo a difenderne la dignità inviolabile in tutte le sue fasi, dal concepimento alla conclusione naturale.

Diciamo alla famiglia legata da un patto indissolubile di amore fra uomo e donna, fondamento per una società solidale e aperta al futuro.

Diciamo SÌ  al creato difendendo la natura e l’ambiente, doni di Dio da tutelare con rispettoso impegno per le generazioni future.

Diciamo   ad una economia equa, al servizio di ogni persona e di tutta l’umanità.

Diciamo   alla solidarietà con i poveri e gli emarginati vicini e lontani; sono i nostri fratelli e sorelle. Chiediamo ai nostri governi e all’Unione Europea di impegnarsi con decisione per i poveri e per lo sviluppo dei paesi svantaggiati, in particolare dell’Africa.

Diciamo alla pace e ci impegniamo affinché nelle situazione di conflitto si possa raggiungere un’intesa e la riconciliazione, attraverso il dialogo. Senza pace il nostro mondo non ha futuro.

Diciamo alla responsabilità verso tutta la società e lavoriamo affinché le città, con la partecipazione di tutti, divengano luoghi di solidarietà e di accoglienza a persone di origine e culture diverse.

Per questi vogliamo impegnarci insieme, ogni movimento e comunità, secondo il proprio carisma e le proprie potenzialità.

Per questi vogliamo lavorare con tutti gli uomini e le donne, con le istituzioni e con tutte le forze sociali e politiche.

Insieme vogliamo porci nuovamente al servizio della pace e dell’unità che sono a fondamento dell’Europa di oggi.
Insieme vogliamo comunicare all’Europa e al mondo il Vangelo della vita e della pace che anima i nostri Movimenti e le nostre Comunità.”

Come non vedere in questo giorno l’azione dello Spirito Santo inviatoci da Gesù Cristo?

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