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Professor Prodi, ma è proprio sicuro?

Autore:
Salina, Giorgio
Fonte:
CulturaCattolica.it
«La religione dev’essere vissuta in modo “strettamente riservato”»

Sabato 12 maggio, leggendo il Corriere della Sera non credevo ai miei occhi: riportava, virgolettate, queste dichiarazioni del nostro Capo del Governo «Credo che la presenza di laicità dello stato è indispensabile in chi ha responsabilità politica. Non bisogna mai strumentalizzare la religione»… «La famiglia è un argomento di importanza enorme come, del resto, quello religioso, che ho vissuto e vivo sempre in modo strettamente riservato», ha detto riferendosi alla manifestazione del Family Day. Il premier ha poi aggiunto che non ha mai apprezzato la «lotta tra guelfi e ghibellini, perché ha rovinato l’Italia». Secondo Prodi, il Partito democratico «nasce anche per questo: per finirla con questa lotta che ha rovinato l’Italia per secoli. Per mettere insieme cattolici e non cattolici per programmi dedicati alla gestione della cosa pubblica. Il Partito democratico è un evento di straordinaria importanza dove ogni cittadino potrà andare a votare e ci sarà libertà di scelta su più liste».

Scusi Professore: Che cosa è la laicità dello stato? Quella indicata per la prima volta nella storia da nostro Signore. «Date a Dio ciò che è di Dio, e a Cesare…», che cosa è? Non vuol forse dire, vivi rispettando le leggi di Dio e quelle dello stato, quando non sono in contrasto con le prime? Non vuol forse dire equidistanza neutrale delle Istituzioni pubbliche dalle diverse culture, dalle diverse visioni dell’uomo e della società, alle quali garantire l’esercizio del diritto di partecipare alla formazione del “medio sentire” del popolo, nel rispetto di tutti? Cosa è la laicità dello stato? È questo, si o no? Rifletta bene prima di rispondere! Se è questo ciascuno deve concorrere al bene comune in base a ciò che è, che pensa, che spera, a ciò in cui crede. Ovviamente nel rispetto delle decisioni democraticamente assunte, ma con la consapevolezza che nessuna maggioranza stabilisce “la verità”. Scusi Professore se la sentirebbe di dire ad un socialista di vivere le sue convinzioni in modo strettamente riservato? Oppure di dirlo ad un liberale? Ma allora il modo strettamente riservato è una modalità riservata ai cattolici? Scusi Professore, se Lei non si impegna nella società per ciò in cui crede, perché fa politica? La favoletta della “laicità dello Stato” storpiata a proprio uso e consumo, la lasci a Boselli, alla Bonino, ad altri suoi Alleati, e a Cecchi Paone. Qualora invece Lei intenda che la mano destra non sappia cosa fa la sinistra, allora ha perfettamente ragione, ma dica forte e chiaro che ciò che pensiamo dell’uomo e della società, grazie alla nostra appartenenza, va gridato dai tetti! Altro che modo strettamente riservato!

Ha dato una scorsa ai giornali del 12 maggio? A quelli dei Suoi alleati? Liberazione ha un articolo intitolato «Famiglia assassina come è possibile festeggiarla?», mentre il Manifesto definisce la manifestazione di piazza San Giovanni «contro i Dico, le unioni omosessuali, in difesa della sacra famiglia» ed ancora «No al fanatismo religioso, difendiamo i diritti di tutti», e hanno indetto contro il fanatismo religioso la manifestazione dell’orgoglio laico. Ma chi è contro chi?

Tutti sono liberi di dimostrare, tranne chi crede nell’uomo e nella vita. Questo, i Cristiani, devono viverlo in modo strettamente riservato. Ma è mai possibile che un uomo della Sua esperienza confonda l’autentico sano confronto democratico tra identità dichiarate, senza arroganza, ma schiettamente, confronto indispensabile per la convivenza civile, confonda tutto questo con le guerre di religione? Confronto che i Suoi Alleati e non altri hanno radicalizzato! Confronto che i Suoi alleati vogliono sopprimere, zittendo la Chiesa e ricacciando la religione nel privato nascosto, senza rilevanza sociale. Scusi, tra piazza San Giovanni e piazza Navona dove risuonavano slogan e dichiarazioni veementemente “contro”? I suoi Alleati, oggi inevitabilmente un poco delusi, hanno indetto la manifestazione dell’orgoglio laico contro e per paura della grande partecipazione al family day. Un Vescovo francese oggi mi scriveva: «Congratulazioni per la bella manifestazione di ieri. Anche la stampa francese ha dovuto riconoscere che c’era molto più gente in piazza San Giovanni che in piazza Navona.»

Lei ha polemizzato con Silvio Berlusconi che si arroga il diritto di dire dove i Cristiani devono stare in politica, e mi pare abbia ragione; ma allora Lei che ci vuol mettere in cantina?

A proposito, la sua dichiarazione mi ha suscitato un’altra curiosità: Salvemini diceva “erano guelfi o ghibellini secondo che sperano di essere aiutati nella loro politica dal Papa o dall’Imperatore”. Posto che sappiamo chi è il Papa, chi è l’imperatore? Forse il Suo “Partito democratico” istituito anche per finirla con questa lotta che ha rovinato l’Italia per secoli! Un partito nel quale ognuno concorre liberamente con le proprie convinzioni; ognuno tranne Lei e i cristiani che devono viverle in modo strettamente riservato. Ma si rende conto di cosa dice?

Mi permetta di ricordare due degli esiti del Suo modo strettamente riservato:

  • Che Lei lo ammetta o no, con il Suo silenzio assenso molto riservato l’Europa ha finanziato la ricerca sulle cellule embrionali, ma, merito Suo, senza uccidere gli embrioni; acquistandoli da altri che lo fanno.
  • Come Presidente della Commissione europea, Lei meritoriamente ha rilanciato il dialogo euromediterraneo, costituendo un Comitato dal quale però, come ha dichiarato un membro del Suo Gabinetto alla Commissione Affari Costitizionali del PE in occasione della presentazione del lavoro svolto, Lei ha escluso personalità religiose che rendono più difficile il dialogo per la pace. Ma davvero? Da quando la franchezza e la ricerca comune ed appassionata della verità sono un ostacolo? La Presidentessa di quel Comitato “euromediterraneo” ha iniziato la propria relazione dicendo: « Sono una Docente marocchina e una donna mussulmana … » Le sembra il bel risultato? In questo Comitato l’Italia era rappresentata da Tulia Zevi e Umberto Eco. Degne persone, che non mi pare rappresentino però tutte le posizioni culturali italiane.


Quando Lei ha commentato la bocciatura europea di Rocco Buttiglione dicendo «Anch’io sono cattolico, eppure nessuno ha mai sollevato obiezioni!» non Le è venuto il dubbio, espresso da più di uno, che, ferma restando la Sua cattolicità e la Sua santità che non sono in discussione, nell’ambito sociale e politico vive le Sue convinzioni ed appartenenze in modo talmente riservato che nessuno se ne accorge? Dica la verità, il dubbio l’ha sfiorata o no?

Insomma Professore perché i cristiani cattolici dovrebbero votare per Lei e poi togliere il disturbo, e lasciare che Lei faccia ciò che vuole e con chi vuole? Perché? Un nostro grande Amico Vescovo recentemente diceva che i cristiani devono smettere di piangersi addosso e devono gridare al mondo in modo persuasivo come è bello e quanto convenga essere cristiani: devono gridarlo con la vita e dandone le ragioni.

Le Sue dichiarazioni Lei le ha rilasciate a Stoccarda, dove è stato invitato in occasione dell’incontro «Insieme per l’Europa 2007» promosso dal Movimento dei focolari e da Sant’Egidio: ha avuto modo di accorgersi che mentre lei parlava di “modo strettamente riservato” Andrea Riccardi diceva: «c’è bisogno di un popolo profetico, capace di far scaturire un sentimento unitivo che diventi una corrente vitale tra i nostri concittadini europei, cristiani e non cristiani, credenti o non credenti, perché l’Europa promuova un nuovo umanesimo, una nuova corrente di passione per l’unità capace di travolgere rigidità e frontiere.» E mentre Lei parlava di guelfi e ghibellini, Chiara Lubich nel Suo messaggio affermava tra l’altro: «potremo raccogliere il grido dell’umanità di oggi e per il suo grido che ha tutto redento, creare attorno a noi la società rinnovata che il mondo attende.» Fossi in lei ripenserei alle cose che ha detto, forse un poco sconsideratamente.

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