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Non si "fa" il genitore, si "è"

Fonte:
CulturaCattolica.it
Ho sete, per piacere

Editore MARIETTI - Anno 2004 - Pagine 249 - Prezzo Euro 16,00

Mi capita sempre più spesso di vedere genitori in balia dei propri figli.
Figli belli, intelligenti, che sanno usare il cellulare anche se non vanno ancora a scuola, che decidono dell’uso del telecomando, che puntano i piedi e sanno come conquistarsi ciò che vogliono, facendosi beffa dei genitori che sembrano loro ostaggi.
Genitori sempre indecisi tra un ceffone, la strada del compromesso o un atto di autorevolezza di cui si sentono incapaci e spesso nell’indecisione, decidono di non fare nulla o di comportarsi in modo schizofrenico.

Il padre riprende il pargolo, la madre riprende il padre e coccola il pargolo, poi la madre si lamenta che il padre perché non ha autorità e il padre lamenta che la madre non sa educare.

E’ un guaio, perché questi genitori in mezzo ad un guado, sono in ogni caso educatori, di generazioni di piccoli tiranni.

Come dice Vittoria Maioli Sanese, nel suo libro - Ho sete per favore -: «Non si “fa” il genitore, si “è”».

Consiglio la lettura di questo libro a tutti gli uomini e donne che sono genitori, perché questa avventura antica e sconosciuta, è quanto mai difficile nella nostra epoca, piena di suggerimenti per l’uso, ma priva di educazione, prima di tutto per noi adulti.
Vorrei aggiungere, che educare da soli è difficilissimo, che ci vuole una compagnia di amici con cui affrontare la vita, perché l’educazione è responsabilità in primis della famiglia, ma vivere con altri questa avventura diventa reciprocamente educativo.
Non aspettatevi un manuale per le “emergenze educative”, ma un libro che aiuta a scoprire ciò che siamo e come il nostro modo d’essere, coinvolga inevitabilmente i figli che ci sono stati affidati.

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