Deridere il cristianesimo? Continuate pure, è senza rischi
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Hanno tutti l’urgenza di insegnare al Papa e ai suoi Vescovi come ci si deve comportare, così una ragazzina impertinente scrive un libretto riportando gli scritti del Cardinal Ruini e dandogli consigli sulla morale, la cantante Maria Ciccone che come nome d’arte ha pensato bene di appropriarsi quello della madre di Dio, e a sua figlia ha imposto il nome di un santuario mariano, ora nel suo ultimo spettacolo in scena a Roma, si mette una corona di spine in testa sostenendo naturalmente di sponsorizzare la pace nel mondo ed invita anche il Papa a vedere le sue performance ed i suoi ammiccamenti.
Grazie, ne abbiamo abbastanza di preti, suore, frati che imperversano sullo schermo ottimi testimonial per vendere mozzarelle, bibite e prodotti d’ogni genere, anche la corona di spine in testa non è una novità, la cantante testimonial del gay pride ci aveva già pensato.
Ne abbiamo abbastanza di artisti che per esprimersi devono per forza essere blasfemi, di una blasfemia che non comporta rischi ma solo pubblicità.
Profanare il sacro quando è cristiano non è trasgressivo, offende i credenti, ma non fa rischiare nulla, mi verrebbe da suggerire a questi artisti di provare a profanare il sacro di altre religioni, che ne so, Maometto in minigonna per una nota casa di moda, Budda testimonial per prodotti dimagranti, ma preferisco non farlo, ho troppo rispetto per le religioni altrui, provo troppa amarezza quando vedo vilipeso quello in cui credo, quando non si arriva nemmeno a capire che si può profanare senza rischi il cristianesimo perché Cristo dalla croce non ha detto “chi uccide me è un vostro nemico”, ma “Padre perdona loro, non sanno ciò che fanno”, non ci ha detto “chi non è cristiano è un nemico da eliminare con ogni mezzo” ma “ama il prossimo tuo come te stesso” e consapevoli o no, credenti o no, di questa cultura siamo ancora intrisi e quindi le signore Ciccone possono lavorare senza rischio anche nella città eterna, anche nella Roma di San Pietro.
Sono però convinta che pur perdonando il peccatore i peccati vadano condannati, perché non è fingendo di non esistere che otterremo rispetto, non è facendo finta di nulla che testimonieremo ai nostri figli l’amore per Cristo risorto, che, se non fosse risorto inutili sarebbero tutte le nostre chiacchiere ed il nostro agire.