Il partito dei pedofili vince
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«La libertà di espressione, di riunirsi, inclusa la libertà di organizzarsi in un partito politico, sono le basi di una società democratica».
Questa la motivazione con cui il giudice Hofhuis, presidente della Corte del tribunale dell’Aja ha respinto il ricorso di alcune associazioni le quali chiedevano che il neonato Npdv, il partito dei pedofili, fosse bandito dalla società olandese. Il giudice ha stabilito che il partito «non ha commesso un crimine, ma chiede solo una riforma costituzionale».
Il partito ha mille sostenitori e chiede la liberalizzazione della prostituzione infantile e della pedopornografia, che un giudice anteponga la libertà di organizzare un partito alla difesa dei più deboli, quali sono i bambini è segno che il liberismo aberrante ha vinto, raggiungendo vette che sembravano impensabili ma soprattutto è segno che non vi è più alcun amore al futuro, perché chi non difende i bambini non ama il domani.
Si è giunti ad idolatrare la libertà di fare ciò che si vuole, senza che nessun argine, nessun paletto costituisca ostacolo, nemmeno la strenua difesa dei più deboli, di quelli che rappresentano il futuro di un popolo. Ma se un popolo dimentica il passato, ciò da cui proviene non può che finire per vivere esclusivamente del presente, per non tenere in conto il domani.
L’Olanda insegna e speriamo che l’Italia non continui la sua rincorsa ma abbia un barlume di luce per vedere il fondo del baratro prima che ci si arrivi.