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Elezioni: l’Italia di cui nessuno tiene conto

Fonte:
CulturaCattolica.it

Una cosa è certa, queste elezioni hanno presentato un'Italia diversa da quella che i giornali, fatte le dovute eccezioni, ci hanno raccontato i questi mesi, che dico, in questi anni.
C'è un'Italia di cui nessuno tiene conto ed è l'Italia dei cattolici, la temuta astensione non c'è stata, ciò dimostra ancora una volta che gli italiani quando vogliono votano, e quando non vogliono, come agli scorsi referendum, non votano.
Una cosa sembra davvero chiara, c'è un'Italia che non ne vuole sapere di sperimentazione sugli embrioni, che vuole sia difesa la famiglia fondata sul matrimonio, che non vuole uno Stato padrone che decida per lei, ma vuole essere artefice del suo futuro e vuole che lo Stato vigili ed intervenga là dove ce ne sia bisogno.
Molti paiono trascurare un dato reale, in Italia il voto dei cattolici c'è e conta. Siamo una minoranza, ma ci siamo, e fanno male quelli che fingono di non vedere che c'è in atto una rinascita di consapevolezza tra i cattolici, cominciata fra alcuni che si sono ritrovati nella battaglia dei referendum, una rinascita che sta coinvolgendo sempre più persone, che usa il web, che non ha un giornale che le dia voce e, forse, la miopia di qualcuno sta proprio nel non sfruttare questa risorsa che rappresenta una grande vitalità, cattolici che seguono la Chiesa e si affidano a chi la conduce.

La vera importante sconfitta su cui meditare è stata la divisione tra cattolici, quei cattolici, stimati, impegnati in parrocchia, nelle associazioni cattoliche che hanno avuto talmente in antipatia la Casa delle Libertà e, diciamolo, Berlusconi, da non trovare in essa un posto adatto a loro e, peggio, l'acredine li ha portati a preferire la compagnia di chi lotta per l'eutanasia infantile, per distruggere la famiglia, per statalizzare la scuola, li ha portati a preferire di stare con chi ha in odio la Chiesa, in barba anche all'invito del Papa e del cardinale Ruini che non hanno smesso di fare appello al "rispetto della vita umana dal concepimento alla morte naturale" e al "sostegno concreto alla famiglia fondata sul matrimonio".

Ora staremo a vedere come questi cattolici si renderanno garanti e paladini di quei valori che una società civile, non cristiana, ma civile, dovrebbe difendere.

Senza dimenticare che c'è in atto un lavoro di rinascita culturale e di riscoperta delle radici cristiane nel quale c'è da fare per tutti, consapevoli che non la politica salva l'uomo ma Gesù Cristo.

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