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Una libertà alla volta

Fonte:
CulturaCattolica.it
La libertà religiosa è la cartina al tornasole per il rispetto di tutte le altre libertà e dei diritti dell’uomo. E purtroppo oggi, in Europa e nel mondo, vi sono ancora molte, troppe situazioni in cui credere in qualcosa è confuso con il fondamentalismo...

Si ha l'impressione che ci siano libertà con maggiori diritti e dignità di altre.
In questo momento va per la maggiore la libertà degli omosessuali, o meglio "il liberismo" degli omosessuali.
Denigrano la famiglia ma vogliono imitarla e tutti a dire che non si può privarli di questo diritto, nascondendosi dietro alle solite canne al vento, perché è chiaro che gli omosessuali non sono interessati a difendere "il diritto di successione nei contratti d'affitto", "il diritto di ereditare immobili del convivente" ecc… per questo vanno fatte leggi e accordi che li tutelino, in realtà vogliono il diritto "all'equiparazione": il riconoscimento che due persone dello stesso sesso equivalgono ad una famiglia.
Non è così.
Non lo dice la religione, ma la costituzione oltre che la ragione.
Due persone dello stesso sesso devono veder tutelati i loro diritti, ma le bugie non vanno dette, la famiglia è formata da un uomo e una donna, due persone dello stesso sesso NON sono una famiglia e dire il contrario è una menzogna "moderna" ma menzogna.
In ogni caso oggi è di moda difendere "questa libertà".

C'è poi una libertà che pare non interessare nessuno o poche voci che gridano in un deserto anche mediatico.

Parlo della libertà religiosa nel mondo.
Niente bandiere, niente manifestazioni, per il crescente numero di sacerdoti e di laici uccisi o discriminati a causa della loro religione.

Il 17 gennaio al parlamento Europeo delle voci si sono alzate, ma non hanno fatto troppo rumore, perché le voci per "contare" devono avere udienza sui tg o nelle trasmissioni di Costanzo che però ama più i transessuali, i padri omosessuali da intervistare di spalle, i giornalisti che si abbigliano da donna o drag queen che si permettono di dare sentenze su ogni argomento e non accettano mai una critica.

Europarlamento, conferenza stampa su libertà religiosa:

Roma, 17 gen (Velino) - Il vicepresidente del Parlamento europeo Mario Mauro di Forza Italia, Padre Bernardo Cervellera direttore di Asia News, e Attilio Tamburrini direttore della sezione italiana di "Aiuto alla Chiesa che soffre", hanno tenuto oggi al Parlamento europeo di Strasburgo una conferenza stampa sul tema Attacco alla libertà religiosa e Diritti umani. Tutti hanno denunciato la forte mancanza di attenzione delle Istituzioni europee verso il dilagante fenomeno della violazione alla libertà religiosa in molti Paesi del Mondo. Mauro ha fatto notare che la libertà religiosa è un problema sociale che costituisce la cartina di tornasole del livello di tutte le libertà all'interno di uno Stato: violando la stessa si violano tutte le libertà. Padre Cervellera partendo dalla sua esperienza personale di missionario in Cina ha ricordato alcune situazioni, in particolare: vescovi sequestrati, uccisi in prigione o morti dopo anni di lavori forzati; la prigionia e tortura di monaci buddisti tibetani, torture e assassini verso migliaia di aderenti al movimento Falun Gong. La stessa violenza è esercitata dal governo cinese contro le rivolte dei contadini di questi ultimi giorni. Tamburrini ha dimostrato l'ampiezza del problema della libertà religiosa presente anche nei Paesi ex-comunisti europei e ha presentato il Rapporto annuale sulla libertà religiosa in tutto il mondo. Le violazioni lí denunciate necessitano un impegno di vigilanza da parte degli organismi internazionali in quanto costituiscono violazioni di Trattati sottoscritti da tutti i Paesi aderenti all'Onu. Concludendo Mauro ha sottolineato che molto spesso al Parlamento europeo si tace su queste enormi violazioni, che feriscono milioni di persone, e si preferiscono denunce di tipo ideologico, non a caso negli ultimi dieci anni, per ben 30 volte nel Parlamento europeo la Santa Sede è stata denunciata per ingerenza e violazione dei diritti umani. A paragone Cuba o la Cina sono state condannate in media solo 15 volte. Mauro ha lanciato un appello ai deputati europei perché le violazioni alla libertà religiosa incidano nella definizione di accordi anche commerciali con gli altri Paesi.

14:10 – EUROPA: A STRASBURGO UNA INIZIATIVA PER DENUNCIARE LE VIOLAZIONI DELLA LIBERTÀ RELIGIOSA NEL MONDO

Agenzia SIR, 17/01/06 - "La libertà religiosa è la cartina al tornasole per il rispetto di tutte le altre libertà e dei diritti dell'uomo. E purtroppo oggi, in Europa e nel mondo, vi sono ancora molte, troppe situazioni in cui credere in qualcosa è confuso con il fondamentalismo". Mario Mauro, vicepresidente del Parlamento europeo, esprime da Strasburgo, dove è in corso la sessione plenaria dell'Assemblea Ue, la sua "convinzione che è ora di farla finita con certe timidezze nel denunciare situazioni che vanno contro i diritti essenziali". Assieme a padre Bernardo Cervellera, direttore dell'agenzia Asia News e ad Attilio Tamburrini, direttore di "Aiuto alla Chiesa che soffre", elenca una serie di situazioni emblematiche nel mondo (fra cui quelle di Pakistan, Arabia Saudita, Cuba) e denuncia "l'ambiguità di molte prese di posizione delle istituzioni europee". A questo proposito Mauro cita la trentina di interventi dell'Europarlamento o di singoli deputati nelle ul
time due legislature (1994-2004) per richiamare la Santa Sede al rispetto delle libertà fondamentali, "di gran lunga inferiori a quelli rivolti a Cuba e Cina, paesi in cui da decenni è mancato, e manca, il rispetto per i diritti umani e la dignità delle persone". Padre Bernardo Cervellera (direttore di Asia News), profondo conoscitore della realtà cinese, invitato a Strasburgo per raccontare le violazioni della libertà religiosa nel mondo, spiega: "E' ricorrente in Cina la scomparsa di vescovi oppure il loro arresto. Ci sono, a oggi, 13 sacerdoti cattolici ai lavori forzati. Si pratica la tortura più brutale contro chi manifesta la propria fede: vittime ne sono cristiani ma anche donne e uomini di altre fedi. C'è in atto una repressione tragica, che conferma come in questo paese manchino le libertà sostanziali". "In Pakistan – aggiunge Cervellera – chi è accusato di blasfemia finisce direttamente in carcere. Ma questa legge è usata soprattutto per regolare tutti i tipi di conti in sospeso, per prendersela con le donne, per far chiudere le scuole cattoliche. E dall'Arabia Saudita si diffonde con insistenza il criterio della violenza contro chiunque professi religioni diverse da quella islamica". Attilio Tamburrini ricorda che "da sette anni Aiuto alla Chiesa che soffre stende il rapporto annuale sulla libertà di religione nel mondo. Troviamo violazioni in moltissimi paesi e, non a caso, si tratta di Stati che negano altre libertà, come quella di espressione o di organizzazione sindacale. Ci sono gravi problemi in alcuni paesi ex comunisti, mentre nella parte nord di Cipro, sotto l'influenza turca, 68 delle 82 chiese presenti sono state trasformate in moschee". "Queste problematiche – conclude Tamburrini – sono spesso sottovalutate da media e dunque non raggiungono l'opinione pubblica".

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