Fermatevi in nome di Dio!
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Questa volta è toccato a Londra, si fa sempre più chiara la tragica realtà in cui l’Europa versa.
Siamo in guerra.
Una guerra che in molti fingiamo di non vedere nella speranza che sfugga da noi e dalla nostra vita e da quella dei nostri cari.
Una guerra subdola, che colpisce gente inerme che svolge i gesti di tutti i giorni, prende l’autobus o il treno, si reca sul posto di lavoro, o a scuola.
New York, Madrid, Londra, dicono che poi toccherà all’Italia.
Probabile, ma non prevedibile, un giorno mentre il pensiero vaga su qualcosa che nulla ha a che fare con il terrorismo, ci troveremo tra le vittime o i sopravvissuti?
Si sbagliano, o mentono sapendo di mentire, coloro che credono che questa sia una guerra di poveri contro i ricchi, lo sanno anche loro, chi ha fatto saltare le torri gemelle non aveva mai patito la fame, aveva studiato, viaggiato e vissuto negli agi della borghesia.
S’illudono quelli che continuano a sperare che non fare niente serva ad essere lasciati in pace, a non essere coinvolti in vicende tragiche, noi siamo il nemico e come tale è lecito abbatterci con tutti i mezzi.
Sento ripetere che bisogna dialogare con l’Islam moderato, certo, ma nel frattempo i terroristi islamici, quelli che se ne fregano della “moderazione”, fanno saltare ordigni sui treni e nelle metropolitane dell’Occidente reo d’essere peccatore, allora oltre a dialogare bisogna che vi sia anche una presa di posizione, chiara, unanime e decisa.
Il guaio è che anche tra gli occidentali, c’è qualcuno che pensa, che non abbiano tutti i torti, qualcuno li ha chiamati “partigiani”, “resistenti”, ci stanno punendo per le colpe dei nostri governanti, perché non siamo abbastanza ostili all’America, perché abbiamo fatto scelte politiche sconvenienti, alcune dicono che forse non sono nemmeno i terroristi a mettere le bombe, le mettiamo da soli, (i servizi segreti) per dare la colpa a loro e giustificare le nostre nefandezze nei confronti dei paesi mussulmani.
Smettiamola!
Certo, la nostra società occidentale non è una società perfetta, ma è proprio grazie alle nostre conquiste di democrazia e libertà che sono costate la vita di molti, che i terroristi possono infiltrarsi e pugnalarci al cuore, è grazie alla nostra imperfetta libertà che molti anelano ad entrare a far parte di questa società, che sarà pure ingiusta, ma offre ai suoi cittadini garanzie che nei paesi mussulmani non sono riconosciute, offre alle donne possibilità che nei paesi mussulmani sono loro negate.
Non siamo perfetti, ma siamo passibili di miglioramento, smettiamola di vergognarci d’essere occidentali, di temere che ci siano rinfacciate vicende storiche che fanno parte del cammino di un popolo e riscopriamo l’orgoglio per le nostre conquiste, per le nostre radici giudaico-cristiane, che tanti non hanno voluto fossero menzionate nella costituzione europea, ma che sono l’ossatura del nostro passato e della nostra tradizione. E’ grazie a queste radici che siamo un popolo incline all’accoglienza, è grazie a queste radici che per noi la vita ha un valore, sia si tratti della vita di un ebreo, di un mussulmano, di un cristiano o di un ateo.
Smettiamola di offrire il fianco a chi ci vuole vedere morti, i terroristi s’insinuano nell’indifferenza della nostre città, approfittano del nichilismo che imperversa nella nostra cultura occidentale, questi sono i nostri difetti, aver perso l’orgoglio di essere un popolo, perché solo un popolo ha la forza e la dignità per affrontare, combattere e resistere in una guerra.