I nuovi barbari
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E' di questi giorni la notizia che, in Belgio, una donna dopo aver "affittato" per diecimila euro il suo utero ad una coppia desiderosa di avere un figlio, ci ha ripensato e ha deciso di cedere la bambina ad un'altra coppia, che pare offra una somma maggiore.
Scandalizzati? Non mi direte che siete scandalizzati? Queste sono le conseguenze dell'imbarbarimento cui si sta andando incontro anche in Italia.
Se un figlio diventa un diritto, queste non possono che divenirne le conseguenze.
Se si riconosce il diritto alla maternità, perché negare che ci sono madri che a causa della sterilità o di scelte personali non possono o non vogliono sobbarcarsi il peso di nove mesi di gravidanza?
Il pancione fa perdere la linea, arrotonda i fianchi, qualche volta rende faticoso lavorare e continuare la solita vita, allora che male c'è se il figlio me lo faccio fare da un'altra donna?
Basta fare una legge che regoli questa pratica, che tuteli non il nascituro ma la coppia committente, così da evitare l'inconveniente accaduto in Belgio, tutto qui, semplice no?
Certo, si trova sempre qualche bacchettone, qualcuno che strepita che è inumano, che non esiste il diritto alla maternità, bigotti integralisti, gli stessi che si oppongono alla selezione degli embrioni dicendo che si tratta d'eugenetica.
Gli stessi che non vogliono che si vada a votare per evitare di peggiorare la Legge 40 sulla procreazione.
Dev'essere gente che non capisce che il desiderio di un figlio è sempre una cosa meravigliosa, poi si fa del bene a quella madre che con i soldi della sua gravidanza farà studiare i figli che già ha, in fondo si tratta di una somma modesta, un rimborso spese, il suo è un gesto d'altruismo. O no? Che forse, forse… abbiano ragione loro, che forse forse… un figlio non può essere né un oggetto di commercio, né un diritto che si acquisisce con la nascita?