Intervista al Card. Scola: Faust tra noi

A distanza di pochi giorni abbiamo un’altra autorevole posizione in merito al dibattito in corso sul Referendum da parte del Patriarca di Venezia.
Si tratta di un’intervista rilasciata a Repubblica successivamente alle notizie pervenuteci dalla Corea sulla clonazione umana.
Interessante il riferimento alla logica faustiana, già presente nella precedente intervista, ma stavolta più comprensibile perché collegato ad un evento verificatosi concretamente e che rende pericolosamente attuali gli scenari apocalittici dell’uomo che non riesce più a porre freno alla sua illusione di onnipotenza: “un giovane filosofo della scienza tedesco Jongen, - spiega Mons. Scola - dice: “facciamola finita con questa storia millenaria dell’uomo soggetto personale e accettiamo una volta per tutte che l’uomo è il suo proprio esperimento”.[e] Questo è molto pericoloso”.
Il Card. Scola mette ancora in guardia l’intera cultura occidentale da derive pericolose citando De Lubac: “si può anche costruire una società senza Dio, ma in tal caso si rischia di costruire una società contro l’uomo e gli esempi tragici del Novecento devono farci riflettere tutti quanti”.
Interpellato infine sulle scelte dei cattolici per l’astensione, motiva la ragionevolezza di tale scelta, affrontando il significato della libertà di coscienza del fedele che “non significa affermazione individualistica di sé o che la coscienza inventa la verità. Io cristiano sono invitato dalla mia fede a vagliare ogni cosa avendo in me il pensiero di Cristo, all’interno della comunità cristiana e facendo riferimento a chi la guida”.