Inquisizione laicista in Europa
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A giudicare dall'isterica reazione dei membri socialisti del Parlamento europeo, verrebbe da pensare che Torquemada in persona sia uscito dalla tomba per usurpare la cattedra della direzione della Giustizia e Affari interni della Commissione europea e ripristinare l'Inquisizione.
"Scioccante" è stato l'epiteto con il quale Josep Borrell, il presidente socialista del Parlamento europeo, ha commentato la dichiarazione di Rocco Buttiglione sull'omosessualità e il matrimonio.
Buttiglione, professore di filosofia, cattolico praticante e amico del Papa, è stato il primo candidato alla Commissione a subire una bocciatura e a essere considerato "inaccettabile" da un comitato parlamentare.
Il voto non è vincolante, ma Barroso ha intenzione di aspettare fino alla prossima riunione con i leader parlamentari, prevista per il 21 ottobre (una settimana prima della votazione plenaria di conferma dei candidati alla Commissione), per decidere sul da farsi.
FURIOSE REAZIONI
Ci permettiamo di suggerirgli di analizzare attentamente gli atti della commissione. Le furiose reazioni nei confronti delle dichiarazioni di Buttiglione palesano chiaramente l'estremismo secolare dei suoi accusatori, ma non inducono assolutamente a concludere che il filosofo sia un fondamentalista cristiano oppure che non sia adatto all'incarico che dovrebbe assumere.
La dichiarazione di Buttiglione che ha suscitato le critiche più accese all'udienza parlamentare riguarda la sua opinione sull'omosessualità.
La maggior parte dei media ha citato solo una parola della sua dichiarazione, "peccato", che, estrapolata dal contesto, è stata sufficiente per generare un'ondata di proteste, fino all'accusa di essere un crociato omofobo. Ma analizziamo più approfonditamente quanto Buttiglione ha realmente affermato.
DISTINGUO TRA LA MORALITÀ E LA LEGGE
Buttiglione ha detto ai legislatori che è importante "fare un distinguo tra la moralità e la legge", una distinzione apparentemente troppo sottile per la maggior parte del pubblico presente. "Molte cose che possono essere considerate immorali non devono necessariamente venire proibite. Posso considerare l'omosessualità un peccato, ma questo non ha alcuna importanza se non dico che è un reato. Lo stato non ha alcun diritto di ficcare il naso in questo campo."
DIFESA DELLA LIBERTA' PERSONALE
Buttiglione non avrebbe potuto pronunciare una dichiarazione più accorata in difesa della libertà personale e del diritto di perseguire le proprie inclinazioni sessuali senza intromissione da parte dello stato. Ma questo non è stato sufficiente per quei membri del Parlamento europeo che, quando invocano la parità di diritti, intendono in realtà i diritti a interessi particolari. E sono proprio quelli contro i quali si schiera Buttiglione. "I diritti degli omosessuali dovrebbero essere difesi alla stregua dei diritti di tutti gli altri cittadini europei. Ma non accetto il fatto che gli omosessuali vengano trattati come una categoria a parte, che merita una protezione particolare", è quanto ha affermato Buttiglione.
È questo che ha veramente irritato i parlamentari verdi e socialisti, che sembrano considerare le loro richieste massimaliste sui diritti dei gay una componente della opinione maggioritaria in Europa.
SOLO SPAGNA, PAESI BASSI E BELGIO AMMETTONO I MATRIMONI GAY
Buttiglione ha affermato che la realtà dei fatti non è necessariamente questa, visto che solo tre paesi dell'Unione Europea (Spagna, Paesi Bassi e Belgio) ammettono attualmente i matrimoni omosessuali. Ha aggiunto anche che questa questione non dovrebbe divenire oggetto di legislazione all'interno dell'Unione Europea, opinione che riteniamo estremamente sensata, data la delicatezza della faccenda sul piano culturale.
Se gli omosessuali meritino o necessitino di diritti particolari, e se tali diritti gioverebbero realmente alla promozione della loro causa, è una questione che ogni paese dovrebbe decidere al proprio interno. Buttiglione ha perfettamente ragione quando sostiene che la questione non deve venire imposta agli europei da legislatori anonimi di Bruxelles, desiderosi di estendere i propri poteri e diffondere i propri pareri sulla moralità.
"Credo nella libertà, il che significa che non bisogna imporre agli altri quello che uno considera giusto", ha affermato Buttiglione. "Se volete sapere se ho intenzione di proporre una direttiva che legalizzi le famiglie omosessuali, la risposta è 'no'."
ALTRA DICHIARAZIONE TRAVISATA
È ancora più stupefacente come un'altra dichiarazione di Buttiglione sia stata travista dai parlamentari e dalla gran parte dei media con il fine di presentarlo come un misogino che vuole che le donne rimangano chiuse in casa ad allevare i figli. Egli ha asserito che il matrimonio permette alle "donne di avere figli sotto la protezione di un uomo". Chiaramente, se un'osservazione di natura sociologica profondamente radicata nella biologia umana può essere sfruttata per diffamare una persona, non può trattarsi di un semplice fraintendimento.
"Non ho mai detto che voglio una famiglia nella quale le donne rimangono in casa ad allevare i figli. Ho detto invece che nel mondo odierno le donne hanno troppi obblighi, e noi dobbiamo elaborare delle politiche che permettano loro di diventare madri e sviluppare le proprie doti a livello professionale", si è difeso Buttiglione al termine dell'audizione. Poche femministe dissentirebbero. Eppure, il candidato italiano è stato calato nel ruolo di un fanatico religioso che vuole far rivivere il Medioevo.
OSCURANTISMO
Il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi ha avanzato la sua spiegazione per questi attacchi: "L'idea stessa di mettere in questione la libertà di coscienza e di opinione di un commissario di fede cattolica, contestando il suo distinguo secolare tra legge e moralità, sa di fondamentalismo, se non di oscurantismo", ha dichiarato Berlusconi.
Purtroppo, parrebbe che il presidente del Consiglio abbia ragione. Molti cosiddetti europei progressisti non vedono nella fede cristiana un baluardo della civiltà occidentale, bensì sempre più la sua antitesi. Per loro la vicinanza di Buttiglione al Papa è sufficiente per diffidare di lui. E il fatto che egli sia un membro dell'attuale governo italiano, che, tra le altre cose, ha sostenuto la guerra in Iraq, non aiuta. "Il commissario alla Giustizia non può essere un membro del governo Berlusconi", ha proclamato apertamente il socialista portoghese Antonio Costa.
"NON PROSTITUIRÒ LA MIA COSCIENZA"
Nel frattempo, Buttiglione ha dichiarato che non abiurerà i propri principi. "Non prostituirò la mia coscienza. Non so se sarei disposto a farmi tagliare la testa per le mie idee, ma certamente non mi svenderò per ottenere l'incarico di commissario europeo". Questa dichiarazione ci porta a credere che sarebbe invece un grande commissario.
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