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Il coraggio di Brigitte

Autore:
Vittadini, Giorgio
Fonte:
Tempi.it ©

Coloro che continuano a proporre ecumenismi di maniera, benedicendo finte religiosità trasformate in fondamentalismi violenti, e coloro che propongono guerre, che dovrebbero imporre democrazie, sono spesso accomunati da una sfiducia radicale nell'educazione all'umano e alla fede come fattori di reale cambiamento. Raccontare fatti e non stancarsi di raccontarli, può avere almeno l'effetto della goccia che scava la pietra. Di tutti uno, raccontato all'ultimo Meeting di Rimini ma pressoché ignorato dai più: Brigitte è una donna di 40 anni che vive al centro della Costa d'Avorio in una regione che ha visto un grande esodo rurale, soprattutto tra i giovani, emigrati o verso le città o verso il sud più prospero. Nei villaggi al centro di questo paese sono rimaste le donne e i bambini, per la maggioranza, poverissimi e senza mezzi.
Poco tempo fa Brigitte incontra il cristianesimo e questo la libera dalle paure proprie delle religioni africane. Inizia a piegarsi al bisogno degli altri, soprattutto quello delle donne sole dei suoi villaggi che devono lottare ogni giorno per dare da mangiare ai loro figli. Inizia a raggrupparle in cooperative di villaggi per la coltivazione, la trasformazione e la vendita di manioca, legna, riso, ecc; apre delle miniboutique e anche una piccola cassa rurale per i piccoli risparmi.
Sfruttando anche il ritorno dei giovani che per il diffondersi della crisi non trovavano lavoro altrove, in pochi anni - dall'88 al '99 - riesce a raggruppare più di 850 donne. Nel frattempo accoglie nella sua casa una trentina di bambini che le sono stati affidati.
A chi le ha chiesto stupito perché facesse tutto questo, Brigitte ha risposto come avrebbe risposto una donna delle nostre parti 100 anni fa o chiunque avesse ricominciato a vivere la fede dei padri. Gli parla di Gesù identificandolo nella fisionomia di quel missionario, padre Paolo, che l'aveva educata alla fede.
Adesso anche lì c'è la guerra: 200, 300mila persone, o forse più, se ne sono andate. Lei è rimasta proprio perché non se l'è sentita di abbandonare la sua casa, le sue terre e ciò che aveva iniziato a costruire.
Così, al primo lavoro delle cooperative, si è aggiunto l'impegno a prendersi cura delle persone che ultimamente ha accolto nella sua casa e che stavano fuggendo verso sud a causa della guerra. Sospettata di essere in combutta con il governo, i ribelli hanno sparato contro la sua casa e poi l'hanno spogliata in pubblico. Nonostante tutto questo è rimasta lì ed è tuttora lì. Questi sono i frutti miracolosi dell'educazione all'umano e alla fede…

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