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Se la logica non è il suo forte

Fonte:
CulturaCattolica.it
Riceviamo da un amico queste semplici considerazioni.

Nella «nuova teologia» vale ancora il principio di non contraddizione? A proposito dell’intervista a Mons. Bruno Forte, sui problemi che dovrà affrontare il Sinodo Straordinario sulla famiglia (vedi Avvenire)

• Dobbiamo trovare una strada per rendere efficace questo sguardo nuovo. E riuscire a discernere come, nel rispetto della dottrina, sia possibile andare incontro alle persone che sono in situazioni difficili, accompagnandole con un rinnovato abbraccio di tenerezza.
• Riguarda chi ritiene in coscienza che il primo matrimonio celebrato sia perfettamente valido ma si trova a vivere una seconda unione stabile, che non può essere superata se non a prezzo di causare nuove sofferenze, magari per la presenza di figli verso cui si hanno doveri umani e cristiani. Spesso ci troviamo di fronte a persone di fede profonda. E cosa diciamo loro? Che basta la comunione spirituale? Ma così c’è il rischio di svalutare la forza della struttura sacramentale visibile. Dobbiamo procedere con cautela ed esplorare tutte le vie che potrebbero riammettere queste persone all’Eucaristia. Che, d’altra parte, non è sacramento dei perfetti ma dei pellegrini.


Di grazia, dov’è il rispetto della dottrina? L’Eucaristia è sì il sacramento dei pellegrini, ma dei pellegrini in grazia di Dio

L’adulterio è ancora peccato mortale? Se sì, i morti non mangiano pane…

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