Lei è d’accordo con la chiesa?
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Ora di religione. Domande e discussioni nate dall’apparizione a “mixer” di un vescovo scomunicato che ogni tanto si affaccia alla cronaca per via di una moglie… meglio non fare il nome.
Anche per lui i preti e i vescovi si devono sposare.
E poi via un sacco di critiche alla chiesa, i soliti luoghi comuni che culminano nel “tornare al Vangelo”. Peccato che è proprio nel Vangelo che Gesù, scandalizzando i suoi, parla di coloro che non si sposano “per il Regno dei cieli”.
Poi una domanda a bruciapelo: “ma lei - riferendosi all’insegnate di religione, prete, vestito da prete - lei è d’accordo con la chiesa?”.
Ora tutto è chiaro.
Ciò che sta distruggendo il cattolicesimo dall’interno sono i preti (forse anche qualche Vescovo?).
Se una persona qualunque di fronte ad un prete non incontra la chiesa è meglio per quel prete che si metta una macina al collo e si butti.
Forse è proprio vero che l’inferno non è vuoto: qualche prete c’è senz’altro.
Dovrebbe essere l’angoscia notturna di un prete quella di non avere neppure un pensiero che lo distingua dal Magistero autentico della chiesa, non dai tanti documenti che ovviamente non sono come ciò che il Papa dice.
Ma se il prete perde il proprio essere uno con Cristo nell’assoluta fedeltà al Magistero, è come il sale scipito. Magari è come il mondo lo vuole: questo dovrebbe far riflettere perché Gesù non è come il mondo lo vuole, è il Salvatore.
Chi vede Me vede il Padre, dice Gesù a Filippo: chi vede un prete o vede la Chiesa oppure è di fronte ad un lupo rapace… travestito, come piace molto oggi!