Anno ZERO: Le nuove «liste di proscrizione»
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Leggo sulla Stampa queste affermazioni di tale Eduardo De Paola, sacerdote argentino, a proposito di quanto accaduto al Sinodo: «Da una parte ci sono quanti hanno affermato che su certi argomenti non era neanche possibile aprire una discussione: è la linea incarnata soprattutto da alcuni porporati curiali, come il Prefetto dell’ex Sant’Uffizio Gerhard Ludwig Müller e il Prefetto della Segnatura apostolica Leo Raymond Burke, sostenuta in aula con forza anche dal Prefetto della Congregazione dei vescovi, Marc Ouellet e dal «ministro dell’Economia» George Pell. Dall’altra c’è chi si è detto favorevole ad approfondire la possibilità di concedere in certi casi i sacramenti ai risposati e ha proposto un atteggiamento più comprensivo e accogliente verso le persone omosessuali, come hanno fatto il cardinale Reinhard Marx a nome dei vescovi tedeschi, il cardinale di Vienna Christoph Schönborn e il vescovo italiano Bruno Forte».
Ora sappiamo chi sono i buoni e i cattivi!
E soprattutto sappiamo che «La Chiesa, da sempre, ha avuto un’ampia diversità di criteri e sguardi sulla realtà, sugli aspetti teologici e pastorali - spiega il sacerdote argentino Eduardo De Paola, che conosce Bergoglio da molti anni - ma questa diversità era una sorda e silenziosa corrente che scorreva sotto traccia e che, di tanto in tanto, spinta da situazioni particolari, emergeva in superficie, timidamente, cercando di non creare conflitti». «È stato sollevato il coperchio. Quello che sta affiorando non è ancora tutto quello che c’è da dire. Prima devono uscire tutte le tensioni accumulate, le ideologie represse, la dispute personali».
Ecco la chiave di lettura: «Un Sinodo caratterizzato, come mai era accaduto prima, dall’assoluta libertà di parola». Insomma, «L’anno zero della Chiesa».
Appunto, l’anno ZERO, cancellando duemila anni di storia, cancellando Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, ma prima ancora Paolo VI e tutti i grandi papi del passato. E cancellando il Concilio Vaticano II.
No, non voglio un «Anno zero», ma l’anno 2014 post Christum natum!