Un programma per il bene di chi?
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Sfogliando il programma dell'Unione, accanto alle indicazioni di politica economica e fiscale (di chiara marca Prc), possiamo imbatterci in alcuni capitoli apparentemente marginali. I medesimi si muovono talvolta ai confini di un procedimento pedagogico, talaltra all'interno di un vaneggiamento fiabesco e altre volte ancora sulla soglia di un confuso delirio d'onnipotenza. Nella pretesa di fornire una vera e propria Weltanschauung il programma dell'Unione si occupa anche di animali, caschi bianchi e testamento biologico. A proposito dei primi si scrive che il centro-sinistra si impegnerà «affinché il nostro rapporto con essi sia il più informato, solidale e rispettoso». E poi: «Alla luce dei più recenti studi scientifici, occorre promuovere e favorire la ricerca effettuata con metodi alternativi all'utilizzo di animali e progressivamente abolire la ricerca e la sperimentazione che ne facciano ancora uso». Alto e nobile è il gesto di chi vuole difendere ogni vita sulla terra, delirante il fatto che a farlo siano gli stessi che dall'embrione umano volevano ricavare materia di sperimentazione e ricerca. Caschi bianchi: «L'Unione si batterà per la costituzione a livello europeo di un corpo civile di pace in grado di intervenire nelle aree di insofferenza e conflitto con gli strumenti del dialogo e dell'interposizione non violenta». Orbene, un conto è ragionare sul merito di una politica estera che vuole fare leva sul dialogo, la mediazione e la diplomazia, altro è immaginarsi un esercito, con tanto di uomini in carne e ossa, che affronti un conflitto armato tramite le armi del sorriso. Qui, dal pacifismo si sconfina nell'utopia buonista. Testamento biologico: si dice e non si dice, lasciando sibillinamente scivolare il concetto di fondo, la «dichiarazione anticipata di volontà». All'indice viene messo l'accanimento terapeutico. Il discorso sarebbe complesso, ma una domanda potrebbe bastare per comprendere il punto dove si vuole arrivare. Stiamo parlando di eutanasia? E quello che manteneva in vita Terri Schiavo era accanimento terapeutico?