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Si sta veramente esagerando

Autore:
Salina, Giorgio
Fonte:
CulturaCattolica.it

Si sta veramente esagerando. Sto parlando di alcune presenze in Europa, ma coordinate con realtà e presenze in altre parti del mondo.
Inter European Parliamentary Forum on Population and Development (IEPFPD), e Catholics For a Free Choice (CFFC), hanno proposto ad un selezionato gruppo di Europarlamentari e membri di alcuni Parlamenti nazionali un viaggio cognitivo in Sud America, per accertare la “la realtà dei diritti sessuali e riproduttivi in America Latina, e l’influenza della Chiesa cattolica su queste politiche”, cioè sulla liberalizzazione dell’aborto.
Come noto in Brasile, uno dei Paesi toccati dal viaggio cognitivo, il Paese del Presidente Lula, è al vaglio una proposta che consente l’aborto fino alla nascita; evidentemente Eurodeputati sicuri da questo punto di vista sono stati invitati a sostenere tale proposta.
Credo sia il momento in cui è necessario che il buon senso torni a giocare il suo ruolo, infatti:
è proponibile che alcuni Parlamentari compiano, a spese nostre, escursioni turistiche di questa natura?
ma soprattutto è proponibile che potenti lobby come IEPFPD e CFFC, una sedicente organizzazione cattolica più volte sconfessata dalla Conferenza Episcopale degli Stati Uniti, insieme a parlamentari che rappresentano i popoli europei, compiano simili spedizioni?
Dove vogliono far decadere la nostra civiltà? Qui non si tratta più della sprovveduta posizione di Coloro che pensano – o meglio dicono di pensare - che loro non faranno, ma non ritengono di poter impedire che altri …! Qui si sancisce il diritto a sopprimere vite umane! Già è penosa la discussione «quando inizia una vita dopo il concepimento? Un’ora? Un giorno? Quattordici giorni?» Fino a quando si vuole un alibi legale per uccidere, perché parliamoci chiaro, piaccia o non piaccia a molti, di questo si tratta, e nessuna maggioranza potrà mai modificare questa verità. Quando si stabilirà per legge quale sia il momento della nascita? Non c’è davvero limite all’orrore.
Molti di questi “progressisti” si definiscono anche ambientalisti, e per il principio di precauzione, anche quando non si è per nulla sicuri, ritengono di dover imporre delle scelte. E in questo caso il principio di precauzione? E se per caso fossero vite umane? E lo sono!
Un’ultima considerazione: scopo del viaggio è anche accertare l’influenza della Chiesa cattolica su queste politiche. Questo è il riconoscimento che la Chiesa è rimasta pressoché da sola a difendere il diritto alla vita (sancito anche dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE) E’ rimasta pressoché la sola a difendere la civiltà dall’imbarbarimento.

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