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L’unione dei matti

Autore:
Giordano, Mario
Fonte:
Il Giornale

Francesco Caruso. Il leader dei no global e candidato di Rifondazione comunista in settimana si era già divertito a dire:
a) che l’appello di Ciampi alla pace olimpica dev’essere considerato come un inutile brusio;
b) che i kamikaze palestinesi vanno per lo meno capiti;
c) che è sempre meglio essere come Hamas che come Mastella (di cui per altro il medesimo Caruso, forse non sapendolo, è alleato); e infine
d) che, appena diventato onorevole, cercherà di festeggiare l’elezione con un blitz alla Nato.
Ce ne sarebbe abbastanza per giustificare il «sono tutti matti» di Veltroni che infatti non a caso nel biglietto malandrino (scritto a Casini e dimenticato in un’aula del Campidoglio) cita esplicitamente il disobbediente napoletano. Con lui, confida, «il Paese non uscirà mai dai guai». Sarà per questo che gli danno un seggio? Ce ne sarebbe abbastanza, dicevamo. Se non fosse per il fatto che Caruso adesso vuole strafare. L’ultima esternazione? «Per dare un reddito ai disoccupati», dice, «proporrò in Parlamento l’esproprio della barca di D’Alema». Il che aggiunge ai dubbi sulle sue doti politiche, anche qualche dubbio sulle sue capacità matematiche: se pensa di dare un reddito ai disoccupati con una barca, che cosa proporrà per risanare definitivamente il debito pubblico? La tombolata di Natale?

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