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L’infedele

Fonte:
CulturaCattolica.it

“L’imam della moschea milanese di Segrate minaccia l’onorevole di An Daniela Santanchè, «colpevole» di aver sostenuto che le donne vanno liberate dal velo islamico, simbolo politico e non religioso. «Sei un’infedele», è stata la risposta dell’imam. Dopo la fatwa, che equivale a una condanna a morte, alla Santanchè è stata assegnata una scorta.”

L’imam non è un vescovo, non è il parroco della sua moschea, ce lo hanno spiegato molte volte musulmani intelligenti e desiderosi di creare una vera e pacifica convivenza.
Non bastassero le loro parole, questo è l’ennesimo episodio che dimostra chiaramente che, il paragone tra un imam qualsiasi e il più semplice parroco di periferia non regge.

Ce lo vedete un “don qualsiasi” predicare dal pulpito la condanna a morte per un musulmano che sostiene che la croce non va esposta in pubblico?

Allora vediamo di svegliarci dal torpore dell’indifferenza, vediamo di ascoltare e di seguire il nostro Papa, che non lancia fatwe ma richiama all’uso della ragione.

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