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D’Alema teme i ciellini nei consultori.

Fonte:
CulturaCattolica.it
Massimo D'Alema ha detto che «Una donna che vive il dramma dell'aborto e va in un consultorio pubblico non può trovare i militanti di Comunione e Liberazione».

Strana idea di libertà quella di D'Alema.

Massimo D'Alema ha detto che «Una donna che vive il dramma dell'aborto e va in un consultorio pubblico non può trovare i militanti di Comunione e Liberazione». Strana idea di libertà quella di D'Alema.

Come può dirsi libera una donna costretta ad abortire perché non ha alternativa.
Libera di che? Se non ha altra scelta che quella da poter fare?
Ci sono numerose storie che bisognerebbe raccontare a D'Alema, le storie di quelle donne che andando in consultorio pensando di essere sole e senza alternative, hanno trovato persone, Cielline o no, non ha importanza, persone capaci di far loro compagnia, di aiutarle a risolvere il problema che le costringeva ad abortire. Quelle donne hanno potuto scegliere, perchè la LIBERTA' non esiste se non c'è alternativa.

Alcune hanno scelto di abortire, altre hanno scelto di far nascere il loro figlio.

Pare paradossale che siano i cattolici a dover chiedere che venga applicata INTEGRALMENTE la legge 194.
Non che venga abolita, come qualcuno tuona, ma APPLICATA in tutti i suoi punti.
Che ce ne facciamo di un D'Alema che si riempie la bocca dicendo che l'Aborto è un DRAMMA e poi è schifato da chi si offre per permettere alle donne di fare una VERA scelta di libertà e quindi magari di evitare il dramma.

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