Cosa non si fa per una "manciata di dollari"
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Non era vero: il metodo messo a punto da Robert Lanza, prestigioso ricercatore americano, per ricavare linee di cellule staminali dall’embrione senza distruggerlo, era una bufala. Magari non al livello clamoroso della falsa clonazione del coreano Hwang Woo Suk, che potremmo paragonare a un classico di Totò come la vendita della Fontana di Trevi, ma certamente un’altra gaffe internazionale, molto imbarazzante per la comunità scientifica. In effetti, a leggerlo con attenzione, l’articolo pubblicato sulla rivista Nature parla chiaramente di embrioni «dismantled cell by cell», demoliti cellula per cellula, ma in un’intervista Lanza aveva lasciato capire invece che la sua tecnica superava il problema etico della sopravvivenza dell’embrione.
Costretti a prendere atto dell’ennesimo falso annuncio prodotto dalla ricerca biotecnologica, molti scienziati oggi lamentano l’eccesso di pressioni economiche, che impone la necessità di “colorire” un po’ (lo afferma il prof. Giulio Cossu del San Raffaele) i risultati ottenuti, per ottenere fondi. Siamo lieti che questa ambigua verità approdi finalmente sulle pagine dei quotidiani a grande tiratura, e sia ammessa in prima persona dai protagonisti.