Chiedere l’autorizzazione please
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Diciamolo, le regole vanno rispettate, che diamine!
Volete capire o no, che non sta bene che un avventore, entrando nel bagno di un pubblico esercizio, diciamo una pizzeria, ci trovi degli adesivi o delle scritte satiriche, indirizzate ad un esponente politico del governo, non è corretto.
Non è corretto che qualcuno srotoli uno striscione “non autorizzato” che dice: «Una Vergogna Speciale» proprio di fronte all’ingresso dell’abitazione del premier.
Per queste manifestazioni di dissenso va chiesta autorizzazione, altrimenti si rischia di essere puniti con ammenda o peggio.
Se invece, la manifestazione è autorizzata, si può andare persino a scrivere davanti alla casa di Marco Biagi, dove abitano la vedova e i suoi figli “terrorista è lo Stato”.
Si può inneggiare a “10, 100, 1000 Nassirya” - «libertà per i prigionieri” - «Da Poggio Reale all’Ucciardone evasione» - «Più vedove più orfani, più sbirri morti».
Perché la cosa importante, fondamentale è “l’autorizzazione”, se poi si imbrattano muri, monumenti, si bruciano cassonetti…niente paura, non ci risulta abbia mai pagato un euro di risarcimento nessuno, si sa la protesta a volte è intemperante, sfugge di mano, ci sono sempre quelli che si accodano, si infilano, lo fanno per far fare brutta figura ai manifestanti autorizzati e pacifici.