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“Cannabis, ci scusiamo”

Fonte:
CulturaCattolica.it

Dieci anni dopo l’Independent fa marcia indietro sulle droghe leggere. Il quotidiano britannico ha pubblicato una pagina titolata “Cannabis, ci scusiamo”, ripudiando di fatto la campagna lanciata nel 1997 per la depenalizzazione. Secondo il giornale, l’hashish che si fuma oggi è 25 volte più potente di quello che si faceva allora e sta creando seri problemi a molti giovani britannici, che si devono disintossicare.

L’Independent On Sunday non ha mai fatto mistero delle proprie opinioni, gridandole, se è il caso, in prima pagina con copertine che non passano inosservate. E così come nel 1997 lanciò una campagna per la depenalizzazione delle droghe leggere, che portò a una grande manifestazione a Hyde Park e spinse il governo a declassare a inizio 2004 la cannabis nella categoria C (il cui uso è punito con pene leggere), ora non ci pensa due volte a cospargersi il capo di cenere e chiedere scusa.

Invece da noi Livia Turco continua a credere che sono solo i soliti disfattisti a credere che le canne fanno male, qualcuno vorrebbe coltivarla nelle fioriere del Parlamento, altri distribuirla alle fermate degli autobus come gadget…

Colin Blakemore, capo del Medical Research Council, che alla fine degli anni Novanta si schierò con la campagna antiproibizionista dell’Independent, ha parimenti cambiato opinione su questa droga: ‘‘Il legame tra la cannabis e le psicosi è chiaro ora, non lo era dieci anni fa’’. Tra coloro che danno l’allarme sugli effetti nefasti della cannabis c’è anche Robin Murray, professore di psichiatria al London Institute of Psychiatry per il quale 25.000 dei 250.000 schizofrenici in Gran Bretagna avrebbero potuto evitare la malattia se non avessero fumato hashish: “Il numero delle persone che prende la cannabis non è in aumento, ma quello che la gente assume è molto più potente, così c’è il dubbio su un aumento delle persone che si ammaleranno nei prossimi anni in conseguenza di ciò”.

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