9 settembre 2004: Presentate le prime prove del broglio elettorale, relative al Referendum Revocatorio, avvenuto in Venezuela lo scorso 15 agosto 2004
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Caracas, 8 Settembre 2004
Il consulente giuridico dei partiti di opposizione, Dott. Tulio Alvarez, ha presentato oggi, in conferenza stampa, le prime prove, sul presunto broglio elettorale, avvenuto in Venezuela, durante il Referendum Revocatorio all'attuale presidente, e leader rivoluzionario, Hugo Chavez.
Lo scorso 15 Agosto, dopo una combattuta campagna, avviata dai partiti di opposizione, e riuscendo a superare i numerosi e difficili ostacoli posti dal governo, è stato possibile far applicare e attivare l'articolo costituzionale, che prevede un Referendum Revocatorio del presidente della repubblica. In tale data, si è svolto un referendum aperto, sulla possibile rimozione dell'alto funzionario, prevedendo così la sua immediata defenestrazione. I risultati sono stati comunicati tempestivamente, la stessa notte del 15 Agosto, dal presidente del Consiglio Nazionale Elettorale, annunziando, contro tutte le aspettative, e inchieste a porta di seggio, una vittoria del regime, in una proporzione pari a 60/40.
Il successivo 16 Agosto, l'opposizione, immediatamente, ha reclamato il broglio, denunciando l'esistenza di un gigantesco inganno prodotto dal regime, con la complicità dello stesso Consiglio Elettorale, insieme alla ditta Smartmatic, incaricata di provvedere alle macchine automatiche, utilizzate durante le votazioni. I primi reclami dell'opposizione, presentati dalla ONG Sumate, consulente tecnica dell'aggregazione democratica, sono stati comunicati i giorni scorsi, basando le denunce su strani fenomeni di ripetizione numerica, in vari seggi elettorali, cosa che farebbe supporre a un probabile intervento sulle macchine elettorali, limitando il numero dei votanti oppositori, nonché delle notevoli differenze registrate con le inchieste realizzate all'uscita dei votanti.
Sempre oggi, il Dott. Alvarez, presenta documenti, e prove chiare, dell'inganno organizzato dal regime rivoluzionario, in complicità, sia con il Consiglio Nazionale Elettorale, sia con i massimi esponenti della magistratura, che hanno perpetrato una feroce manipolazione delle liste dei votanti, che, all'ultimo momento, ha permesso l'iscrizione, nei registri elettorali, di oltre 1.8 milioni di cittadini, di cui non si conosce neppure la vera residenza, e dei quali, una gran parte, è rappresentata da immigranti, senza alcun diritto a partecipare in un processo di referendum presidenziale.
Altre prove, ancora più chiare, saranno presentate prossimamente, dallo stesso gruppo di esperti, i quali raccomandano ai partiti di opposizione, di iniziare quanto prima le pratiche, per chiedere l'annullamento dell'avvenuto processo, in quanto basato su elementi chiaramente viziati.
Maria Luz FdC
(SALVIAMO VENEZUELA)