24 dicembre 2004: Dalla Cina con molto amore
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Caracas, 24 Dicembre 2004
Il presidente della repubblica Bolivariana del Venezuela, e leader rivoluzionario, Hugo Chavez, domani, giorno di Natale, ci invierà dalla Cina, il suo messaggio augurale, che giungerà alla popolazione, sicuramente con molto amore, e a un caro prezzo, stimato dagli esperti in alcuni miliardi di Bolivares (moneta nazionale).
Ma, visto che l’amore non ha prezzo, Chavez, ha così deciso di interrompere le sue importantissime sedute con gli alti esponenti del governo cinese, per abbracciare, costi quel che costi, il suo popolo, dall’altro estremo del globo.
Fra le varie cose, che sicuramente dirà, verranno enumerati i successi commerciali, e le promesse strappate al primo ministro, e al presidente della nazione asiatica, sui giganteschi investimenti che questa porterà al paese. Investimenti che, toccheranno tutte le aree: energia, trasporto, agricoltura, educazione, e scambi culturali.
Tra le righe, informerà dell’acquisto alla Cina di un satellite di trasmissioni, per poter, infine, ritrasmettere la voce rivoluzionaria, e bolivariana, a tutto un continente, dato che l’attuale “haló presidente”, era, sino ad ora, limitato ai confini nazionali. Quello che però appare strano, è il fatto che aveva assicurato, durante la recente riunione del Cuzco, Perù, e successivamente in Ouro Preto Brasile, che le sue intenzioni, nel proporre l’unione, tanto economica come politica, del continente sud americano, non erano assolutamente quelle di esportare l’ideologia rivoluzionaria.
Un satellite di trasmissioni, un appoggio logistico completo, una schiera di assessori che verranno a sorvegliare, sia gli investimenti che la marcia dei piani di assessoramento, nelle aree più sensibili di un paese in via di sviluppo? Mancano dati, su alcuni altri punti, i quali, sono rimasti nel chiaro scuro, ma: Sarebbe da meravigliarsi se fra loro risultasse una collaborazione a livello militare, visto che presto, l’esercito venezuelano sarà dotato di armamento russo?
Non possiamo dimenticare che la Cina è stata molto attiva economicamente, e strettamente legata al sud America, con particolare interesse al mercato del Brasile, però il tutto, era limitato a un import - export di mutua convenienza. Oggi, o meglio dal 2005, si stringeranno rapporti molto più stretti, entrando, o forse giustamente bloccando, quella che sino a poco fa, era considerata la porta di entrata, tanto degli Stati Uniti come della Unione Europea, al continente sud americano: il Venezuela.
Chavez, in passato, durante un suo discorso, aveva lanciato l’idea di un centro spaziale, da situarsi in territorio venezuelano, nella zona prossima alla Guyana Ezequiva, area geografica apparentemente ideale per lanci spaziali. La comicità del tema lasciò, allora, senza fiato molti fra politici e giornalisti: Uno scherzo? Un sogno? Oggi, alla luce di accordi poco commentati con il gigante asiatico, non si può escludere che qualcosa bolla in pentola.
Ogni giorno, e ogni notizia, che giunge dall’altro estremo del mondo, la Cina, ci fa supporre un gioco estremamente pericoloso. Abbiamo già dimenticato i tempi dell’impasse cubano fra Kennedy e Krusciov?
Occhio alla penna, e alle novità e, soprattutto, Buon Natale a tutti.
Maria Luz Fdc
(SALVIAMO VENEZUELA)