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19 agosto 2004: Venezuela: rivoluzione, referendum e lenticchie

Fonte:
CulturaCattolica.it



Caracas, 18 Agosto 2004

Veramente uno strano minestrone, che però è risultato perfetto per il leader, che da cinque anni e mezzo, conduce la nuova rivoluzione in Venezuela, e nel continente sud americano. Rivoluzione, referendum e lenticchie, sono gli ingredienti fondamentali di un pasticcio, che è iniziato quando l'opposizione ha raggiunto i voti necessari per la chiamata elettorale. Tuttavia, cosa è avvenuto in realtà, per modificare così profondamente il panorama politico offerto dai partiti democratici sulla sicura maggioranza e, quindi, sulla matematica certezza di defenestrare Hugo Chavez?

Semplice e astuto allo stesso tempo. Chi non conosce il famoso piatto di lenticchie, per il quale si è venduto un personaggio biblico? Quello stesso piatto, offerto in varie confezioni, è proprio l'ingrediente che ha permesso a Chavez di raggiungere il 58% dei voti, cioè la maggioranza assoluta, confermandolo oggi, come uno dei presidenti più amati del continente, e forse del mondo.

Per i poveri e diseredati della nazione, il piatto contiene veramente poche lenticchie, solo per poter sopravvivere e votare a favore di chi li usa come schiavi elettorali, o meglio, come pedine da gioco, dimostrando al mondo di avere ancora una base popolare, forte e solida.

Per i funzionari del Consiglio Nazionale Elettorale, organo che si occupa di tutte le pratiche che riguardano le elezioni, il piatto di lenticchie è composto da appetitose offerte di remunerazioni, e il più sugoso di tutti, l'appoggio del poderoso partito del regime al suo direttore principale, Carrasquero, che molto presto, sarà promosso a presidente della Corte Suprema di Giustizia. Di fatto, tutti i regolamenti emessi dal CNE, hanno favorito il regime. Non solo hanno obbligato all'uso di due apparecchiature elettroniche, l'una per il voto, l'altra per il riconoscimento delle impronte digitali, che oggi, sono chiamati in causa, quali maggiori responsabili dei brogli denunziati dall'opposizione. Complicità, omissione, o forse entrambi, chissà?

L'altro piatto, delle famose lenticchie, conteneva solo parole. Da un lato, le minacce della fazione più radicale della rivoluzione, avvertendo che nel caso l'opposizione avesse vinto il referendum, sarebbero iniziati i sabotaggi all'industria petrolifera, creando un tremendo caos mondiale, in un momento particolarmente delicato, dal punto di vista energetico. Dall'altro, la promessa di Chavez agli Stati Uniti e alla UE, di continuare a fornire il greggio, stabilizzando i prezzi su livelli più che ragionevoli. Un gran piatto sugoso, non c'è che dire, che ha permesso il riconoscimento, praticamente immediato, dei risultati, sia dal centro Carter che dalla OSA, nella persona di Cesar Gaviria, nonostante nell'aria ci fosse l'odore di broglio, in modo più che palese.

Ultimo piatto, sicuramente il più triste e povero, è stato offerto alle Forze Armate, le quali, con la loro presenza hanno formato un gigantesco muro, fra il vero diritto dei cittadini, a vedere rispettata la loro volontà, e la strafottenza di un regime autoritario, e ogni giorno più insofferente alle critiche. Immagino che fra loro saranno annidati coloro che, dichiarandosi membri dell'opposizione, o ancor più grave, dirigenti della Coordinatora Democratica, hanno tradito la fiducia di un popolo, che ha versato il suo sangue per la libertà. Una sporca e vergognosa quinta colonna per la quale il denaro, o il potere, vale più dell'onore.

Se non mi sbaglio, il personaggio biblico vendutosi per un piatto di lenticchie, fu castigato come chiunque non rispetti la sua coscienza e il suo onore. Ma vale la pena di parlare di onore nel mondo della politica? Tutti oggi siamo d'accordo sul più gigantesco broglio elettorale che la storia moderna ricordi, ma siamo anche d'accordo sulla spietata intelligenza che ha creato e condotto tale inganno, lanciando sin da ora i suoi inviati diplomatici, per raggiungere, nel più breve tempo, la completa approvazione mondiale, e seppellire così, il sogno di democrazia e libertà del popolo venezuelano.

Che serva da lezione, tanto internamente come a livello internazionale, perché la capacità dell'organizzazione politica, che sotto il nome di rivoluzione benefattrice dei poveri, o bolivarianismo, sta fagocitando il Venezuela e presto tutto il Sud America.
Mi chiedo se tutto ciò, se tanto sforzo, dolore e sangue, valgano un piatto di lenticchie.

Maria Luz FdC
(SALVIAMO VENEZUELA)

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