18 Maggio 2004: Suonano i tamburi di guerra
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Caracas, 18 Maggio 2004
Ripetere la menzogna sino a che diventi una verità. Un ritornello che dalla preistoria è stato utilizzato da tutti coloro che, soprattutto in politica, hanno cercato di giustificare le peggiori e più drammatiche azioni contro la dignità umana.
Dopo il discorso di Hugo Chavez trasmesso Domenica 16 Maggio, come sempre allo stile cubano, ritrasmesso attraverso tutte le reti radio televisive nazionali, dove ha ripetuto sino alla sazietà la denuncia del complotto mondiale contro la rivoluzione castro-bolivariana, la tentata e fallita pesudo invasione colombo-statunitense al sacro suolo patrio. Oggi di nuovo il vice presidente J.V.Rangel, ha riunito gli ambasciatori accreditati per ripetere di nuovo le stesse accuse. I rappresentati diplomatici, sia degli USA come della Repubblica della Colombia, sono stati nuovamente offesi e i loro paesi dichiarati responsabili della tentata invasione.
Se fossero parole alle quali dar credito, oggi sicuramente vivremmo una situazione bellica e senza dubbio entrambi gli ambasciatori potrebbero essere ritirati in qualunque momento. Però la rivoluzione e il suo tragicomico personaggio, giocano sullo scacchiere estero per giustificare le drammatiche misure di repressione che si preparano nel campo interno. Una sola delle proposte lanciate dal leader rivoluzionario è sufficiente per rabbrividire e smontare definitivamente la facciata democratica di un regime, che ogni giorno di più affoga le libertà consacrate dalla costituzione e i diritti umani universali. Hugo Chavez ha deciso e dichiarato di stanziare ben due miliardi di bolivares per creare un esercito parallelo, perfettamente armato e addestrato, che dovrà affiancare la forza armata tradizionale e soprattutto controllare o soffocare tutti i possibili movimenti interni.
Già da tempo la rivoluzione castro-bolivariana è protetta da gruppi armati definiti come Circoli Bolivariani, Tupamarus, ecc. che rispondono agli ordini dei gerarchi del partito e godono di assoluta impunità. Sino ad oggi le attuazioni criminali di tali gruppi erano considerate fuori della legge, però a partire dall'unzione del leader i riservisti, o per meglio definirli, i paramilitari, potranno intervenire in qualunque situazione di rischio per il regime come potrebbe essere per esempio quella di perdere il referendum revocatorio.
Coperto da un discorso antimperialista o anti americano e appoggiato dai no global, la nuova Cuba continentale sta terminando il suo ciclo di gestazione per poi, una volta schiacciata ogni resistenza interna, iniziare l'invasione, questa volta politica, del continente. A questo punto sarà già troppo tardi.
Maria Luz FdC
SALVIAMO VENEZUELA