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1 luglio 2004: Chavez contro Chavez - La battaglia finale

Fonte:
CulturaCattolica.it



Caracas, 1 Luglio 2004

Ogni giorno che passa, ogni ora, ogni minuto, si avvicina al 15 Agosto, data dello scontro che, senza alcun dubbio, cambierà il futuro del continente Sudamericano. Chavez contro Chavez, o meglio, la pseudo rivoluzione, castro bolivariana, di fronte allo specchio, dopo cinque anni di governo. Questo è il prossimo Referendum Revocatorio verso il quale si dirige il Venezuela.
Per alcuni, il personaggio è quasi una barzelletta, un ignoto militare, detenuto nell'anno 1992, per ribellione armata contro il governo, democraticamente eletto. Imprigionato e, successivamente graziato, dopo solo due anni di carcere, in pro di una pace mai raggiunta. Nell'anno 1998, dopo una campagna politica, preparata anni prima a Cuba, e appoggiata da Fidel Castro, riesce, con l'appoggio delle classi più umili, a raggiungere la Presidenza della Repubblica.
Tutta la campagna elettorale, e i primi mesi di governo, sono stati marcati da promesse di pane e lavoro, per una nazione che, indecisa a causa dei decadenti governanti precedenti, ha creduto nelle immagini proiettate da Chavez, basate sulla futura prosperità e uguaglianza sociale. Tali promesse, così come quelle di un'ideologia senza basi concrete, sono state solamente la cappa che, in realtà, nascondeva le vere intenzioni di un regime, modello castrista che, tanto il leader bolivariano, come i suoi collaboratori, hanno cercato di instaurare progressivamente, attraverso gli intricati sentieri che offre la democrazia a chi la utilizza per ignobili fini personali.
Dopo ben tre anni di lotte, marcate da decine di morti, detenuti politici, molti dei quali sono ancora in carcere senza diritto a un giusto processo, centinaia di feriti e migliaia di emigrati in cerca di migliori condizioni di vita, un gruppo di partiti politici, organizzazioni sociali, associazioni di cittadini riunitisi in un "Coordinamento Democratico", hanno obbligato il regime castro chavista ad affrontare una battaglia elettorale, nella quale, il voto popolare deciderà se l'attuale presidente Hugo Chavez potrà rimanere al potere o, se al contrario, sarà defenestrato e, secondo le intenzioni di molti, denunciato per vari e gravi crimini commessi durante il suo funesto periodo presidenziale.
L'uomo che prometteva tempi nuovi, prosperi e carichi di giustizia sociale, si è rivelato, in realtà, uno dei presidenti più costosi della storia della nazione, spendendo per il suo guardaroba e le feste cifre da capogiro. Le spese, per i suoi inutili viaggi per il mondo, ammontano a 200 milioni di euro, senza considerare il nuovo e lussuosissimo aereo, che si è fatto preparare, personalizzandolo a suo gusto, direttamente dal fabbricante.
Oggi, in previsione del referendum, sta spendendo cifre assurde nelle, da lui stesso identificate, Missioni, culturali o sanitarie, ma che sono dei meri sussidi alle classi più umili, per cercare di recuperare l'antica simpatia popolare.
Potranno i milioni di dollari comprare le coscienze di un popolo al prezzo del sacrificio della libertà?

Maria Luz FdC
SALVIAMO VENEZUELA

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