Quale Europa?
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Di seguito a queste note si riporta il comunicato della Rappresentanza delle Istituzioni europee a Milano. Impossibile trattenere qualche "chiosa".
- Altiero Spinelli, già nel 1941, a Ventotene meditò e scrisse pagine importanti per l'Europa, per un'Europa unita; si evidenzia ancor meglio lo slancio ideale se si considera che era un comunista.
- Altiero Spinelli è stato Deputato europeo, e presidente di Commissioni parlamentari. Indubbia la sua importanza, i suoi meriti ed il suo contributo di pensiero e di impegno personale e politico.
- Non è il solo Padre fondatore dell'Europa né in Italia, né tanto meno in Europa. Alcuni ricordano anche Konrad Adenauer, Robert Shumann e Alcide De Gasperi; forse perché si deve soprattutto a Loro se l'Europa ha mosso in primi passi, in una sintesi tra ideali e realismo politico.
- Come tutti sappiamo, il nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, quando era Deputato europeo è stato autorevole Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento EU. Già allora, come abbiamo sentito direttamente in numerose occasioni, quando si rifaceva, o citava i promotori dell'Europa unita, per distrazione spesso non si ricordava i nomi degli altri e citava, più che meritatamente, solo Altiero Spinelli.
- Così nel suo primo viaggio "fuori dal Quirinale", a Ventotene, come ripreso e sottolineato dal comunicato riportato qui di seguito, si è dimenticato – forse non abbiamo sentito o letto bene – di dire che in una prossima occasione sarebbe andato a Pieve di Tesino, in Trentino dove è nato De Gasperi, per rivolgere il Suo omaggio, a seguito della propria indiscussa fede europea, come neo Presidente della Repubblica, ai grandi italiani che per l'Europa hanno sognato, sperato, lavorato, sofferto. Adenauer, Shuman, De Gasperi: tre "nemici", uomini di nazioni che si erano combattute per cinque anni, subito dopo la fine della guerra, hanno trovato nella visione dell'uomo e della società che derivava Loro dal cristianesimo lo slancio necessario, ed hanno unito i loro sforzi per avviare una strada nuova e diversa. Lui dice di voler essere il Presidente di tutti!
- Dovendo rendere omaggio, ossequioso plauso, ai nuovi Governanti il comunicato già citato non poteva dimenticare il nostro neo Primo Ministro. Da qui l'incondizionato elogio perché il Suo primo viaggio all'estero a Bruxelles, è per rilanciare l'impegno europeo del nostro Paese.
- Questo è certo un impegno ancor più difficile se si considera il martellante lavoro che le Forze che compongono il nuovo Governo, hanno condotto per cinque anni, sia con i loro eletti al Parlamento E. e sia con personalità che si recavano appositamente a Bruxelles, proponendo e chiedendo la "messa in stato d'accusa" dell'Italia per violazione dei diritti umani: il diritto all'informazione. Nessuna opposizione europea ha fatto nulla di simile.
- Ma soprattutto quale Europa rilanciamo: quella auspicata dal ministro Mussi, che scavalcando tutte regole e le consuetudini collabora per il riconoscimento del primato della «ricerca» sull'uomo? Quella a cui collabora il ministro Bindi, appiattendosi sulla mentalità apparentemente dominante, della squalificazione della cellula fondante della nostra convivenza, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, aperta alla procreazione; si appiattirà anche sulla difesa dei pedofili, come in Olanda, paese moderno e progressista?
Prima di andare in giro a coinvolgere il nostro nome, non sarebbe il caso di parlarne un pochino tra noi?
Non riteniamo opportuno ricordare con i comportamenti che la maggioranza assume le decisioni, ma non stabilisce la verità! Soprattutto in materie di questa natura, di questa delicatezza.