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I padroni della notte

Regia:
James Gray
Cast:
Joaquin Phoenix, Robet Duvall
New York, fine anni ’80. Due fratelli si trovano su due fronti opposti: uno è poliziotto sulle orme del padre, l’altro fiancheggia gestisce un locale per conto della mafia russa.
Voto: 7,0

Film dal sapore classico con più di un pizzico di nostalgia. James Gray, salito alla ribalta per un film di diversi anni fa Little Odessa, sempre mafia russa protagonista, gira guardando al glorioso cinema americano degli anni ‘70 un poliziesco duro e romantico. I riferimenti cinematografici e anche morali di questo regista sono evidentissimi: l’intro nel locale rimanda a Carlito’s Way di De Palma, una pietra miliare del poliziesco degli anni ‘90, la rappresentazione dei due fratelli, il dolente Bob, interpretato da un notevole Joaquin Phoenix a cui da Il gladiatore in avanti vanno a genio i ruoli da figlio degenere e sofferente, l’altro fratello, più duro e sicuro, impersonato da Mark Wahlberg sembrano ricalcare nei modi di fare e di essere certi storie di polizia e mafia e sangue del cinema classico: da il Padrino, riecheggiato almeno nella presenza ingombrante di Robert Duvall, al cinema nero di Scorsese (Quei bravi ragazzi, Casinò e The Departed, passando per Serpico di Lumet e Il braccio violento della legge di Friedkin. Il risultato lascia straniti e commossi: da un lato, tutto ma proprio tutto – la storia, il cast, le musiche, l’ambientazione, la fotografia, la regia di Gray pulita e senza eccessi, ci rimanda a un cinema che le nuove generazioni hanno potuto contemplare solo sul piccolo schermo; dall’altro sembra di assistere a una copia ben fatta e modellata di un originale, un buon film che però sa di già visto, che non ha nulla di originale da offrire se non l’interpretazione superba di un grande gruppo di interpreti. Quasi un sogno, a occhi aperti o la memoria storica carica di nostalgia di tutto quel cinema che noi giovani non abbiamo fatto in tempo a vedere al cinema.

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