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“La cultura della vida: su proclamación y su defensa”

Fonte:
CulturaCattolica.it

Sempre durante quella presentazione, il Cardinal Bergoglio ricordò come nel corposo documento dell’Aparecida fosse proprio la parola “vita” a ricorrere più frequentemente, e come un punto specifico dello stesso documento fosse stato dedicato al tema. Si tratta del capitolo 9.7, intitolato “La cultura della vida: su proclamación y su defensa”, alcuni passaggi del quale meritano di essere integralmente riportati:

464 L’essere umano, creato ad immagine e somiglianza di Dio, possiede anche un’altissima dignità che non è possibile calpestare e che tutti sono chiamati a rispettare e promuovere. La vita è un regalo gratuito di Dio, un dono e un impegno che dobbiamo rispettare fin dal concepimento, in tutte le sue fasi di sviluppo, e fino alla morte naturale, rigettando qualunque prospettiva relativista.
465 La globalizzazione influenza la ricerca scientifica ed i suoi metodi, prescindendo dai ogni limite di natura etica. Come discepoli di Gesù abbiamo l’obbligo di portare la Verità del vangelo in ambito scientifico, promuovere il dialogo tra scienza e fede, e, in quel particolare contesto, paventare l’esigenza di una piena difesa della vita. Questo dialogo deve essere realizzato su un piano etico e, in casi particolari, attraverso una prospettiva bioetica sanamente fondata su valori morali. La bioetica opera attraverso questo fondamento epistemologico in maniera interdisciplinare, in cui ogni scienza apporta le sue conclusioni.
466 Non possiamo sottrarci a questa sfida del confronto tra fede, ragione e scienza. La nostra priorità per la vita e la famiglia, che vivono i problemi attualmente dibattuti in ambito etico e bioetico, deve essere proposta alla luce del Vangelo e del Magistero della Chiesa.
467 Assistiamo oggi a nuove sfide che ci impongono di essere voce di coloro che non hanno voce. Il bimbo che cresce nel grembo materno e le persone che vivono il tramonto della propria esistenza, sono un’esigenza vivente di dignità che grida al cielo e che non può lasciarci indifferenti.
La liberalizzazione e la banalizzazione delle pratiche abortive sono crimini abominevoli, così come l’eutanasia, la manipolazione genetica e quella sugli embrioni, gli esperimenti medici contrari all’etica, la pena capitale, e molte altre forme di attentato contro la dignità della vita e dell’essere umano. Se vogliamo stabilire un fondamento solito ed inviolabile per i diritti umani, è indispensabile riconoscere che la vita umana deve essere sempre difesa, fin dal momento stesso della fecondazione. Altrimenti, le circostanze e le convenienze di coloro che detengono il potere potranno sempre offrire dei pretesti per compiere abusi contro la persona.

468 Gli aneliti di vita, di pace, di fratellanza e di felicità non trovano risposta negli idoli del lucro, e il criterio dell’efficienza, l’insensibilità difronte alla sofferenza altrui, gli attacchi alla vita intrauterina, la mortalità infantile, il degrado di alcuni ospedali, e tutte le forme di violenza nei confronti dei bimbi, dei giovani, degli uomini e delle donne. Tutto ciò sottolinea l’importanza della lotta per la vita, la dignità e l’integrità della persona umana. La difesa fondamentale della dignità e di questi valori comincia nella famiglia.

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