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I VESCOVI AFRICANI CONTINUANO A PARLARE MA DA NOI CHI LI ASCOLTA? Giovani: Rimanete in Africa per trasformarla in una terra prospera

Fonte:
CulturaCattolica.it
2019 05 29 BURKINA FASO - Altro attacco a una chiesa cattolica: assalti mirati contro sacerdoti e catechisti GHANA - Allarme attentati contro le chiese in Ghana e in altri Paesi dell’Africa occidentale I VESCOVI AFRICANI CONTINUANO A PARLARE MA DA NOI CHI LI ASCOLTA? Giovani: Rimanete in Africa per trasformarla in una terra prospera

BURKINA FASO - Altro attacco a una chiesa cattolica: 4 fedeli morti durante la messa domenicale

Quattro fedeli uccisi in un nuovo attacco contro una chiesa cattolica durante la messa domenicale in Burkina Faso, perpetrato domenica 26 maggio, a Toulfé, un villaggio a una ventina di km da Titao, capoluogo della provincia settentrionale di Loroum. “La comunità cristiana di Toulfé è stata bersaglio di un attacco terroristico, mentre era riunita per la preghiera domenicale. L’assalto ha causato la morte di quattro fedeli” ha annunciato un comunicato di Sua Ecc. Mons. Justin Kientega, Vescovo di Ouahigouya.
Secondo le testimonianze raccolte da Fides, 8 uomini pesantemente armati sono arrivati nel villaggio intorno alle nove del mattino, a bordo di quattro motociclette. Sono entrati nella chiesa dove la comunità cattolica si era appena radunata per partecipare alla messa, sparando all’impazzata. Tre persone sono morte all’istante, mentre un’altra è morta a seguito delle ferite riportate. Si registrano anche alcuni feriti.
(Agenzia Fides 27/5/2019)

BURKINA FASO - Assalti mirati contro sacerdoti e catechisti

“Le vittime degli assalti contro i cattolici non sono scelte a caso. Si colpiscono i sacerdoti e, tra i laici, i catechisti” riferiscono all’Agenzia Fides fonti della Chiesa in Burkina Faso, dove nel giro di un mese la comunità cattolica ha subito tre attacchi mortali. “Prendiamo ad esempio l’assalto di domenica 12 maggio a Dablo (vedi Fides 13/5/2019)” dicono le nostre fonti. “I terroristi dopo aver circondato la chiesa, hanno chiesto di far uscire il prete e il catechista. Il parroco, don Siméon Yampa, è stato immediatamente ucciso. Il catechista invece è riuscito a fuggire. I terroristi allora hanno ucciso cinque fedeli”.
“Il giorno dopo, 13 maggio, a Singa, nel comune di Zimtenga, nella stessa fascia del Sahel di Dablo, i terroristi hanno attaccato i fedeli che stavano tornando da una processione mariana (vedi Fides 14/5/2019). Anche in questo caso, i terroristi hanno tirato fuori dalla folla di fedeli quattro persone delle quali almeno tre non sembrano essere state scelte a caso. Si tratta di un laico che è stato per lungo tempo presidente della comunità cattolica locale, e di due persone che avevano incarichi di formazione” aggiungono le nostre fonti.
“La nostra impressione è che gli assalitori siano andati a colpo sicuro, andando a colpire i responsabili della comunità locale di fedeli” affermano le fonti, che hanno chiesto di non essere citate per ragioni di sicurezza.
“Anche nell’ultimo assalto, avvenuto domenica scorsa, 26 maggio, a Toulfé, i terroristi sono andati alla ricerca del catechista”. “Gli autori degli attacchi, non solo contro i cattolici, ma anche nei confronti di altre confessioni cristiane, sembrano avere l’obiettivo di destabilizzare il Burkina Faso, e con esso gli altri Stati limitrofi. Finora le diverse fedi hanno vissuto pacificamente le une accanto alle altre. Chi commette questi crimini viene da fuori” concludono le fonti di Fides.
Il 28 aprile era stata colpita una chiesa protestante a Silgadji, con la morte del pastore. Il 15 febbraio 2019 in un attacco al posto di controllo a Nohao, al confine con il Ghana, era stato ucciso p. Antonio César Fernández Fernández, un missionario salesiano spagnolo (vedi Fides 16/2/2019), mentre non si hanno notizie della sorte di don Joël Yougbaré, parroco di Djibo, scomparso nel nord del Paese domenica 17 marzo (vedi Fides 20/3/2019), così come di quella di Pier Luigi Maccalli, il missionario della SMA rapito nel confinante Niger nella notte tra il 17 e il 18 settembre 2018. L’allarme per possibili attentati contro chiese cattoliche è stato esteso al vicino Ghana (vedi Fides 24/5/2019). (L.M.) (Agenzia Fides 28/5/2019)

GHANA - Allarme attentati contro le chiese in Ghana e in altri Paesi dell’Africa occidentale

È tempo di rimanere vigili, è dobbiamo vedere cosa possiamo fare per proteggere le persone innocenti che vengono in chiesa per pregare. Sarebbe triste che proprio in chiesa dovessero incontrare la morte” ha detto Sua Ecc. Mons. John Bonaventure Kwofie, Arcivescovo di Accra, nell’annunciare l’elevamento dell’allarme per possibili attentati contro luoghi di culto cristiani in Ghana.
“La sicurezza è diventata un grosso problema dopo quello che è accaduto in Sri Lanka e ciò che sta accadendo in Burkina Faso” ha detto l’Arcivescovo facendo riferimento alle stragi nelle chiese cattoliche nello Sri Lanka la domenica di Pasqua e ai recenti attentati contro le comunità cattoliche e di altre confessioni cristiane nel confinante Burkina Faso.
“Dal momento che la minaccia del terrorismo si sta avvicinando a noi, abbiamo elevato il livello d’allerta per affrontarla” ha detto Mons. Kwofie, che ha incontrato il capo della polizia per concordare le misure di sicurezza per proteggere i fedeli che partecipano alle funzioni religiose domenicali. La Chiesa di Cristo Re, una delle parrocchie dell'Arcidiocesi di Accra, ha già bandito gli zaini come parte delle nuove direttive di sicurezza.
Il Ghana sta rafforzando i controlli ai suoi confini dopo i recenti attacchi di un gruppo salafita in Burkina Faso.
Il 15 febbraio 2019 quattro doganieri burkinabè sono stati uccisi al posto di controllo a Nohao, vicino al confine con il Ghana. Nel corso dell’attacco è stato ucciso p. Antonio César Fernández Fernández, un missionario salesiano spagnolo (vedi Fides 16/2/2019).
La situazione della sicurezza in Burkina Faso rimane fluida, mentre migliaia di burkinabes si sono riversati nei villaggi di confine del Ghana. Il Centro Africano per gli Studi sulla sicurezza e l'intelligence (ACSIS) ha lanciato l’allarme sull’intenzione di gruppi jihadisti salafiti con sede in Burkina Faso, di lanciare attacchi a chiese ed hotel nei Paesi vicini,tra cui Ghana, Benin, Costa d'Avorio e Togo. (L.M.) (Agenzia Fides 24/5/2019)

I VESCOVI AFRICANI CONTINUANO A PARLARE MA DA NOI CHI LI ASCOLTA?

BURKINA FASO - “Rimanete in Africa per trasformarla in una terra prospera”: appello dei Vescovi ai giovani

Dare concretezza alla Speranza evangelica, guardando soprattutto ai giovani. È l’impegno assunto dai Vescovi che hanno partecipato alla terza Assemblea Plenaria dei Vescovi dell’Africa occidentale (RECOWA-CERAO), conclusasi a Ouagadougou, in Burkina Faso.
“Nella situazione attuale del nostro continente, la Chiesa deve essere un segno di speranza” afferma il documento finale, pervenuto all’Agenzia Fides. “In modo speciale, esortiamo a dare ai giovani il loro giusto posto nella Chiesa e nella società”, in particolare “sensibilizzandoli ai pericoli della migrazione irregolare”.
In questo contesto, non possiamo tacere sul fenomeno delle migrazioni, specialmente in Europa. I nostri cuori come pastori e padri soffrono nel vedere barche sovraccariche di giovani, donne e bambini che affondano tra le onde del Mediterraneo”. Rivolgendosi ai giovani dei loro Paesi. i Vescovi affermano di “comprendere la vostra sete di felicità e di benessere che i nostri Paesi non vi offrono. Disoccupazione, miseria, povertà rimangono mali che umiliano e rivoltano le coscienze”. “Tuttavia – continua il messaggio- questa situazione non deve trascinarvi a sacrificare la vostra vita lungo strade pericolose e destinazioni incerte. Non lasciatevi ingannare da false promesse che vi porteranno alla schiavitù e ad un futuro illusorio! Con il duro lavoro e la perseveranza potete avere successo in Africa e, cosa più importante, rendere questo continente una terra prospera”.
Rivolgendosi ai politici, i Vescovi esortano “a combattere tutto ciò che mette in pericolo il bene comune e mina la dignità della persona umana: corruzione, cattiva gestione e traffico di esseri umani in tutte le sue forme. Inoltre, non devote mai allentare gli sforzi per garantire la sicurezza della vita e della proprietà dei vostri concittadini” facendo riferimento al terrorismo che minaccia gli Stati della regione. (L.M.) (Agenzia Fides 24/5/2019)

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