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2021 05 05 La distruzione della cattedrale armena

Fonte:
CulturaCattolica.it
CENTRAFRICA - Salta su una mina un’auto di missionari: almeno una vittima HAITI - Soddisfazione per la liberazione dei sequestrati TURCHIA - La distruzione della cattedrale armena

CENTRAFRICA - Salta su una mina un’auto di missionari: almeno una vittima

Bangui (Agenzia Fides) – Un’auto della Missione Cattolica di Niem è saltato su una mina nella mattina di oggi, 5 maggio 2021. “Siamo in attesa di avere i particolari esatti del triste episodio” dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Miroslaw Gucwa, Vescovo della diocesi di Bouar, alla quale fa riferimento la missione della Congregazione dei Preti del Sacro Cuore di Gesù di Bétharram. “Posso confermare l’incidente, sembra che vi sia stata almeno una vittima, ma raggiungere quella zona per via telefonica è difficile, perché è molto isolata” dice Mons. Gucwa.
Secondo fonti locali i ribelli della Coalition des Patriotes pour le Changement (CPC) da tempo piazzano mine ed ordigni improvvisati lungo la strada tra Niem e Kolo, quella dove è saltata la vettura dei missionari.
La CPC è una coalizione ribelle nata il 17 dicembre 2020 dalla fusione di 6 gruppi armati, 4 provenienti dalla Seleka (la precedente coalizione ribelle che nel 2013 ha rovesciato l’ex Presidente François Bozizé) e 2 dagli anti-balaka, nome generico che designa una serie di milizie di autodifesa nate inizialmente proprio per combattere la Seleka.
In attesa di potere aggiungere ulteriori dettagli, il neo direttore dell’Agenzia Fides, Fra Dinh Anh Nhue Nguyen, esprime “la sua vicinanza alla Chiesa in Centrafrica e in particolari ai missionari coinvolti in questo triste episodio”. (L.M.) (Agenzia Fides 5/5/2021)

HAITI - Soddisfazione per la liberazione dei sequestrati, mentre ancora si attendono i vaccini

Si è concluso nei giorni scorsi con la liberazione di tutti gli ostaggi, sami e salvi, il sequestro di 5 sacerdoti, 2 religiose e 3 laici, parenti di uno dei sacerdoti, che era avvenuto domenica 11 aprile, nella città di Croix-des-Bouquets, vicino alla capitale Port-au-Prince (vedi Fides 12/04/2021;17/4/2021). Padre Jean-Marie Rosemond Joseph, superiore regionale dei Padri di Saint Jacques ad Haiti, in una nota inviata a Fides, annuncia l’esito felice della vicenda e ringrazia tutti per la preghiera e il sostegno dato. Sebbene sia finito il calvario di questi nostri fratelli, sottolinea, continueremo a pregare perché questo fenomeno abbia termine in tutto il Paese. “I nostri ringraziamenti vanno anche agli Ambasciatori di Francia e Stati Uniti, per il loro discreto ed efficiente supporto diplomatico, nonché a tutte le autorità politiche e morali del paese così come i governi per il loro incrollabile sostegno”, si legge nel testo del superiore.
Il rapimento era stato rivendicato da una banda criminale locale. Il 14 aprile la Conferenza episcopale haitiana aveva chiesto a scuole, università e istituzioni cattoliche di aderire ad un giorno di chiusura totale per “protestare” contro i rapimenti e l’insicurezza nel Paese, ripetendo la protesta dal 21 al 23 aprile (vedi Fides 14/04/2021; 21/04/2021). L’evento ha avuto eco anche nell’opinione pubblica oltre oceano, e ha fatto vedere la profonda crisi politica del Paese, afflitto da un aumento dei rapimenti a scopo di estorsione negli ultimi mesi. La violenza su tutto il territorio conferma la crescente influenza delle bande armate nel paese, mentre la popolazione aspetta ancora che abbia inizio la campagna di vaccinazione contro il Covid 19.
(CE) (Agenzia Fides 04/05/2021)

Assolutamente da segnalare il lavoro del giornalista Giulio Meotti https://meotti.substack.com/
segnala costantemente notizie totalmente censurate dai media

La distruzione della cattedrale armena
Gli azeri stanno demolendo la cattedrale di San Salvatore. Livellati i duomi e le croci. Ne faranno una moschea per la visita di Erdogan? Dov’è l’Unione Europea? E l’Unesco? E il Vaticano?

Sono tre mesi, da quando ho iniziato questa newsletter, che denuncio la distruzione del patrimonio cristiano armeno da parte di turchi e azeri. La ritengo una questione chiave del nostro tempo. Perché c’è tanto in gioco. Si tratta del primo popolo cristiano della storia (si convertirono prima di Costantino), del primo popolo cristiano ad aver subito un genocidio e del popolo cristiano incuneato più a Est, prima che inizino le vaste terre dell’Islam…
Questa mattina la notizia è una fotografia agghiacciante che non avrebbe bisogno di didascalie. Gli azeri stanno smantellando la cattedrale di San Salvatore a Shushi. Lo ha denunciato il difensore dei diritti umani dell’Artsakh armeno, Gegham Stepanyan: “Con il pretesto dei cosiddetti ‘restauri’ gli azeri stanno smantellando uno dei più importanti monumenti religiosi armeni - la Chiesa del Santissimo Salvatore Ghazanchetsots di Shushi. L’obiettivo è eliminare ogni traccia armena”.
Dov’è l’Unione Europea, che dovrebbe mobilitarsi per questo piccolo popolo di cultura europea nel Caucaso? E l’Unesco, che dovrebbe intervenire per proteggere il patrimonio culturale minacciato? E il Vaticano, che dovrebbe farsi sentire contro chi distrugge le chiese e le cattedrali?

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