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2021 02 24 Con dolore assistiamo a sempre nuove persecuzioni

Fonte:
CulturaCattolica.it
FILIPPINE – profanate diverse cappelle a Mindanao NIGERIA – Incendiata e distrutta una chiesa cattolica nel nord della Nigeria CINA – È morto Mons. Andrea Han Jingtao: dopo 27 anni ai lavori forzati si impegnò in particolare nella formazione di sacerdoti, suore e laici

FILIPPINE – profanate diverse cappelle a Mindanao

Gli atti vandalici si sono verificati nella Regione Autonoma del Mindanao con statue decapitate e diversi oggetti religiosi danneggiati dallo scorso Mercoledì delle Ceneri. “Non ci lasceremo dettare l’agenda da queste persone – hanno detto i vescovi chiedendo anche aiuto ai fedeli – e non vogliamo nobilitare i loro gesti dando loro pubblicità”

Sono ancora ignoti gli autori e i moventi degli atti vandalici compiuti il Mercoledì delle Ceneri in diverse cappelle nell’Isola filippina di Basilan, nella Regione Autonoma del Mindanao Musulmano. Gli attacchi – riporta l’agenzia Ucanews – si sono verificati in due cappelle della città di Lamitan. Poco prima della celebrazione delle Ceneri i fedeli hanno trovato le statue di santi decapitate e diversi oggetti religiosi danneggiati. La sera precedente due uomini hanno tentato di rubare statue in un un’altra chiesa in un villaggio vicino.

Mindanao: da decenni territorio difficile
Ferma la condanna del vescovo della Prelatura di Isabela de Basilan, monsignor Leo Dalmao: “Non ci lasceremo dettare l’agenda da queste persone e non vogliamo nobilitare i loro gesti dando loro pubblicità”, ha dichiarato il presule che ha esortato i cattolici a restare vigili, ma anche a non lasciare che questi atti seminino nuove tensioni con i musulmani. La regione autonoma di Mindanao è stata infatti per decenni teatro di un’insurrezione armata di milizie islamiche separatiste che si è conclusa solo nel 2019 con un referendum e il riconoscimento di una maggiore autonomia, anche se la pace continua ad essere minacciata da gruppi terroristi islamisti e dalla guerriglia maoista.

In un conflitto che in 50 anni ha fatto oltre 120mila morti, accanto a gruppi guerriglieri che negli anni sono scesi a patti con Manila sono nati altri gruppi fondamentalisti islamici come Abu Sayyaf che ha scelto metodi terroristici per rivendicare l’indipendenza. Su questo terreno si è innestata negli ultimi anni la presenza del sedicente Stato Islamico, balzata agli onori della cronaca nel 2017 con la presa della città di Marawi, organizzata dal gruppo filippino “Maute”, affiliato all’Is.
(RV 23 02 2021 Lisa Zengarini)

NIGERIA – Incendiata e distrutta una chiesa cattolica nel nord della Nigeria

La chiesa cattolica della Sacra Famiglia nello Stato di Kaduna, nel nord della Nigeria, è stata data alle fiamme da quelli che le autorità locali, qualificano come “banditi armati”.

Alcuni uomini armati hanno assalito il villaggio di Kikwari, nell’area del governo locale di Kajuru, dando alle fiamme la chiesa della Sacra Famiglia ed altri due edifici. I residenti si sono messi in salvo dopo essere stati avvisati dell’arrivo dei banditi nella loro comunità.
Il commissario statale per la sicurezza interna e gli affari interni, Samuel Aruwan, ha confermato l’incidente in una dichiarazione pubblicata domenica 21 febbraio: “Arrivati sul posto, i banditi armati hanno dato alle fiamme il luogo di culto e due abitazioni”.
Il commissario ha detto che il governatore El –Rufai ha condannato l’attacco e ha espresso la sua vicinanza agli abitanti del villaggio. Aruwan, ha detto il governatore, “ha chiesto ai fedeli di rimanere saldi nella loro fede e devozione, e di considerare l’assalto come un atto perpetrato da nemici della pace, dell’umanità e della diversità che non avranno successo ma saranno sconfitti dalla grazia di Dio”.
El –Rufai ha inoltre incaricato l’Agenzia statale di gestione delle emergenze di Kaduna di valutare con urgenza i danni arrecati e di intraprendere le azioni appropriate. Il governatore ha inoltre assicurato che le agenzie di sicurezza intensificheranno le azioni di controllo nell’area.
Nell’assalto ad un altro villaggio, sempre nello Stato di Kaduna, sono state uccise almeno due persone e altre nove sono state rapite. (L.M.) (Agenzia Fides 22/2/2021)

TESTIMONIANZA

CINA – È morto Mons. Andrea Han Jingtao: dopo 27 anni ai lavori forzati
si impegnò in particolare nella formazione di sacerdoti, suore e laici



Nella notte tra il 30 e il 31 dicembre 2020 è deceduto, all’età di 99 anni, S.E. Mons. Andrea Han Jingtao, Vescovo “non ufficiale” di Siping, nella provincia di Jilin (Cina Continentale).
Nato il 26 luglio 1921 da una devota famiglia cattolica di Shanwanzi, nella contea di Weichang, Hebei, durante la sua infanzia la famiglia si trasferì nella contea di Linxi, Mongolia interna. Nel 1932 entrò nel Seminario minore di Siping e nel 1940 nel Seminario maggiore di Changchun. Il 14 dicembre 1947 fu ordinato sacerdote.
A causa della sua fede cattolica e della sua fedeltà al Papa, nel 1953 venne arrestato e, dopo un periodo di carcerazione, condannato ai lavori forzati per 27 anni, ben 6 dei quali vissuti in isolamento in un bunker.
Nel 1980, grazie all’intervento del Vice –Presidente Deng Xiaoping, venne liberato in considerazione dei servizi che, come studioso, poteva rendere allo Stato. Infatti, svolse attività di docente all’Università Normale di Changchun e all’Istituto di storia della civiltà classica dell’Università Normale del Nordest, con il titolo di professore associato. In tal modo, introdusse molti cinesi allo studio del latino e del greco e della cultura occidentale classica.
Dedito allo studioso fin dalla più tenera età, egli, mentre era considerato dai fedeli “un gigante di cultura e di fede”, era apprezzato anche nel campo educativo civile. Tra i suoi lavori principali figura la traduzione in cinese della Summa Theologiae di San Tommaso d’Aquino.

Il 6 maggio 1982 fu consacrato segretamente Vescovo
coadiutore di Siping, di cui nel 1986, dopo la morte di Mons. Chang Zhenguo, divenne Vescovo ordinario. Come tale si impegnò in modo particolare nella formazione dei sacerdoti, delle suore e dei laici, non mancando di sensibilizzare tutti i fedeli circa l’evangelizzazione e la carità.
Nella Diocesi fondò la Legio Mariae e la Congregazione religiosa del Monte Calvario, ramo maschile e ramo femminile. Nel 1993 fondò il primo centro sanitario e la prima casa di riposo della Diocesi, nonché un orfanotrofio.
Negli ultimi anni Mons. Han Jingtao viveva sotto lo stretto controllo della polizia.
Dopo i funerali, ai quali clero e fedeli non hanno potuto partecipare, la salma è stata cremata. Grazie alle insistenti richieste dei familiari, le Autorità locali hanno permesso che le ceneri del Presule fossero deposte nel cimitero del villaggio nativo, accanto ai genitori. Sulla sua lapide, però, non vi è alcun segno religioso né il titolo di Vescovo. (Agenzia Fides 23/02/2021)

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