2016 06 07 SPAGNA – Proposta di legge: Chiudere le scuole antigender! Il vescovo: “Disobbedite” GHANA - I leader cristiani: “Giovani rimanete in Africa: l’Europa non è garanzia di conforto e piacere”
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SPAGNA - Chiudere le scuole antigender! Il vescovo: “Disobbedite”
Procede sempre più a tappe forzate la marcia inarrestabile della rivoluzione antropologica in Spagna. Dopo l’approvazione di una legge nella regione di Madrid che consente ai bambini di cambiare il proprio genere da maschile in femminile e viceversa femminile, questa volta tocca a Valencia.
La Comunidad Valenciana, praticamente il governo della regione autonoma di Valencia, governata da un’alleanza tra partito socialista e Sinistra radicale sta lavorando ad una Legge sulla transessualità.
Il provvedimento, che presto verrà sottoposto a votazione prevede l’obbligo delle scuole di indottrinare i bambini all’ideologia del genere secondo l’agenda stabilita dalle lobby Lgbt. Ma il progetto di legge va oltre quelli similari già approvati a Madrid, alle Baleari e a Murcia: le scuole private parificate che non si adegueranno, subiranno sanzioni economiche fino a 45mila euro e potranno vedersi togliere il contributo statale.
Una misura da stato totalitario contro la quale (…) ha tuonato il vescovo di Valencia Antonio Cañizares Llovera, che ha invitato a non sottostare a queste leggi fino a praticare l’obiezione di coscienza.
Uno degli aspetti più inquietanti è rappresentato dal fatto che i minorenni potranno decidere di cambiare sesso, anche chirurgicamente senza il consenso dei genitori. Ma c’è di più: il trattamento verrà pagato dal sistema sanitario pubblico. Contemporaneamente gli istituti scolastici saranno obbligati a redigere un “Piano di convivenza e uguaglianza" che preveda nel piano dell’offerta formativa contenuti sull’identità di genere.
Tutto è spiegato nell’articolo 51 del progetto di legge: «Una persona fisica o giuridica che commetta una mancanza grave rispetto alla legge sulla transessualità potrà essere multata fino a 3000 euro e l’interdizione all’accesso di ogni tipo di sostegno pubblico per un anno. In casi gravi la sanzione schizza a 45mila euro e tre anni di interdizione fino alla chiusura della scuola".
Ma c’è di più: per dare piena attuazione alla legge i professori saranno costretti ad essere sottoposti ad un corso intensivo di rieducazione al fine di conoscere le “dinamiche di esclusione sociale”.
(…)
L’arcivescovo della città spagnola ha chiesto ai cattolici di non lasciarsi «sottomettere da quelle leggi ingiuste basate sull’ideologia di genere, la più insidiosa e distruttive dell’umanità e di tutta la storia» fino a spingersi alla richiesta di obiezione di coscienza dicendo che a «a queste leggi non bisogna obbedire».
di Andrea Zambrano LNBQ 2 giugno 2016
GHANA - I leader cristiani: “Giovani rimanete in Africa: l’Europa non è garanzia di conforto e piacere”
“Siamo rattristati dalle notizie sui tanti migranti morti nei deserti del Nord Africa e nelle acque del Mediterraneo e lanciamo un appello agli Stati e ai governi africani di adottare misure per evitare questa tragedia” afferma un comunicato congiunto della Conferenza Episcopale del Ghana e del Christian Council of Ghana, pubblicato al termine del loro incontro per fare il punto sulla situazione del Paese.
“Anche la migrazione degli africani in Sud America sta diventando un pericolo emergente” sottolineano i leader cristiani ghaniani nel testo pervenuto a Fides. “Invitiamo con forza i governi africani a fare tutto quello che possono per creare un ambiente politico e socio-economico favorevole e opportunità di lavoro per la nostra pullulante gioventù disoccupata… Incoraggiamo altresì i giovani africani a rimanere nei loro Paesi e a lavorare sodo per guadagnarsi da vivere. Devono comprendere che l’Europa e altre aree al di fuori dell’Africa non garantiscono automaticamente conforto e piacere”.
Riferendosi alle elezioni generali che si terranno a novembre, i leader cristiani si dicono preoccupati per “le manifestazioni di impunità politica dimostrate da intimidazioni, accuse, contro-accuse, incitamento all’odio, violenze tra partiti e al loro interno, minacce di rapimenti e omicidi”.
“Questi atti stanno avvelenando l’atmosfera politica e per questo chiediamo ai politici e ai loro seguaci di esercitare la massima moderazione e di contribuire a calmare la tensione politica emergente nel Paese”.
Un’altra minaccia alla pacifica convivenza deriva dall’aumento del fanatismo religioso predicata da “cosiddetti uomini e donne di Dio, che ingannano le persone facendogli credere di essere la risposta ai loro problemi. Invitiamo tutti i ghaniani a diffidare di questi ciarlatani, in modo da non cadere preda delle loro macchinazioni. Le nostre diverse organizzazioni religiose sono pronte ad aiutare a far fronte alle attività di questi cosiddetti uomini di Dio”. (Agenzia Fides 7/6/2016)
CONGO RD - Un sacerdote denuncia di aver ricevuto minacce di morte
P. Egide Safari, economo della parrocchia di Mambasa, nella provincia Orientale della Repubblica Democratica del Congo, ha denunciato di aver ricevuto minacce di morte con volantini lasciati davanti alla porta della sua camera, nei quali si chiedono 500 dollari altrimenti il sacerdote sarebbe stato ucciso entro oggi, 1°giugno. Secondo Radio Okapi, che riporta la notizia, la settimana scorsa alcuni banditi avevano aggredito, all’interno del complesso della parrocchia, un altro sacerdote. Le autorità del Territorio di Mambasa hanno indetto una riunione del comitato di sicurezza per adottare misure di protezioni dei sacerdoti dell’area.
Nella confinante provincia del Nord Kivu, il 20 marzo è stato ucciso p. Vincent Machozi, sacerdote assunzionista che da anni denunciava lo sfruttamento illegale del Coltan (vedi Fides 22/3/2016), mentre un sacerdote dell’Ordine dei Chierici Regolari Minori (Padri Caracciolini) era stato ferito gravemente in un agguato stradale (vedi 21/3/2016).
Nelle due province nel nord-est della RDC sono presenti diversi gruppi di guerriglia e numerose gang di banditi di strada, e spesso il confine tra le due realtà è molto labile se non del tutto inesistente. (Agenzia Fides 1/6/2016)
Bangladesh - ucciso dai jihadisti un commerciante cristiano
In Bangladesh un commerciante di religione cristiana è stato ucciso a colpi di machete vicino ad una chiesa a Bonpara, nel Nord del Paese. La vittima, un uomo di 65 anni titolare di una drogheria, è l’ultima di una serie di violenze di matrice jihadista dirette contro le minoranze religiose e i militanti laici. Una decina le persone assassinate negli ultimi due mesi, l’ultima delle quali la moglie di un agente della polizia antiterrorismo. La maggior parte degli attacchi è stata attribuita a un gruppo islamista locale, che si sospetta abbia legami con lo Stato Islamico e con Al Qaeda.
(Radio Vaticana 05 06 2016)