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2016 01 13 ISRAELE - Profanato il cimitero cristiano di Beit Gémal - Dichiarazioni-choc di un rabbino contro i “cristiani vampiri” PAKISTAN - Ragazza cristiana rapita - Bruciata una chiesa cristiana Nord Corea - condanna all'ergastolo per missionario cana

Fonte:
CulturaCattolica.it

ISRAELE - Profanato il cimitero cristiano di Beit Gémal
Il cimitero adiacente al monastero salesiano di Beit Gémal, nella città israeliana di Beit Shemesh, a ovest di Gerusalemme, è stato profanato e le croci di legno e di cemento poste su molte tombe sono state distrutte. L'episodio di vandalismo sacrilego risale alla metà di dicembre, ma solo nelle ultime ore ne hanno dato notizia le fonti ufficiali del Patriarcato Latino di Gerusalemme. La polizia locale ha aperto un'inchiesta contro ignoti, ma nessuno per l'atto vandalico ha presentato denunce a carico di individui o gruppi specifici.
Nella notte tra il 31 marzo e il primo aprile del 2014, sempre nell'area di Beit Shemesh, ignoti vandali avevano tracciato scritte blasfeme sulle mura di due case appartenenti al Monastero cattolico latino di Deir Rafat . Le suore del monastero, appartenenti alla Famiglia monastica di Betlemme, dell'Assunzione della Vergine Maria e di San Bruno, avevano in quell'occasione riferito all'Agenzia Fides che tra le scritte tracciate in ebraico, alcune esprimevano “frasi blasfeme contro Gesù e la Vergine Maria”. Altre scritte invocavano “vendetta” e accusano di “nazismo” la Germania e gli Stati Uniti. Anche alcune auto parcheggiate nella zona erano state vandalizzate.
(Agenzia Fides 9/1/2016).

ISRAELE - I Vescovi cattolici reagiscono alle dichiarazioni-choc di un rabbino contro i “cristiani vampiri”
L'assemblea dei Vescovi ordinari cattolici di Terra Santa ha appreso “con sgomento” e subito condannato le recenti dichiarazioni anticristiane diffuse dal rabbino Benzi Gopstein, proprio nei giorni in cui si celebravano i cinquant'anni della dichiarazione conciliare Nostra aetate, che ha aperto una fase nuova dei rapporti tra ebrei e Chiesa cattolica.
Nei giorni scorsi il rabbino, noto per le sue posizioni estremiste e leader del movimento Lehava, nato per opporsi ai matrimoni tra ebrei e non ebrei, ha pubblicato su un sito internet la sua proposta – poi ripresa dalla stampa israeliana - di bandire le feste cristiane e espellere i cristiani da Israele, “prima che questi vampiri”, così ha scritto Gopstein, “bevano il nostro sangue”. Nel suo intervento, il rabbino accusava i cristiani di voler fare proselitismo nello Stato ebraico.
In una dichiarazione, diffusa dai canali ufficiali del Patriarcato latino di Gerusalemme, l'Assembea dei Vescovi ordinari cattolici di Terra Santa condanna con fermezza le parole “irresponsabili di Rabbi Gopstein”, definendole “un oltraggio allo stesso dialogo” fiorito dopo il Concilio Vaticano II. I Vescovi cattolici, che già in altre occasioni avevano denunciato le provocazioni intimidatorie del rabbino estremista, si appellano alle autorità israeliane, rimarcando che simili sortite “rappresentano una vera minaccia per la convivenza pacifica nel Paese”, davanti alla quale occorre “adottare le misure necessarie, nell'interesse di tutti i cittadini”.
In passato, il rabbino Gopstein aveva giustificato gli attacchi e i roghi appiccati a chiese e moschee nelllo Stato ebraico, come legittimi tentativi di purificare la terra d'Israele da culti idolatrici. (Agenzia Fides 23/12/2015).

PAKISTAN - Ragazza cristiana rapita a scopo di conversione e matrimonio forzato
Una diciottenne cristiana del distretto Kasur, nel Punjab pakistano, è stata rapita da un uomo musulmano con i suoi complici mentre era sola in casa. I genitori hanno depositato denuncia contro i rapitori. La famiglia ha contattato l’avvocato cristiano Sardar Mushtaq Gill, che ha accettato di seguire il caso e di fornire assistenza legale gratuita.
“Data l’esperienza di un certo numero di questi casi, posso dire che spesso i sequestratori prendono le ragazze cristiane a scopo di matrimonio e conversione all'Islam in modo forzato” spiega Sardar Mushtaq Gill a Fides.
“E’ frequente che donne di minoranze religiose siano rapite e gli autori dei sequestri godano di impunità, perché non esiste una normativa in materia di conversione forzata” aggiunge l’avvocato, che guida l’Ong Lead (Legal Evangelical Development Association). “Con la nostra organizzazione Lead stiamo cercando di segnalare il problema della conversione forzata alle autorità, sostenendo una corretta legislazione in materia di conversione forzata” aggiunge Gill. Secondo dati delle Ong, sono circa mille le ragazze delle minoranze religiose cristiane e indù rapite ogni anno in Pakistan. (Agenzia Fides 11/1/2016)

PAKISTAN - Bruciata una chiesa cristiana protestante in Punjab
Dopo una disputa tra un gruppo di cristiani e di musulmani, nel villaggio di Bath, tra Multan e Lahore, nel Punjab pakistano, la cappella della congregazione cristiana protestante denominata “Chiesa apostolica” è stata data alle fiamme nella notte tra il 6 e il 7 gennaio, come riferiscono fonti locali di Fides. La sera del 6 gennaio la comunità aveva organizzato una veglia di preghiera per l’Epifania. La notte successiva un incendio doloso ha divorato l'interno dell’edificio. Il Pastore Zulfiqar, che guida la comunità, si è recato alla polizia, presentando denuncia contro ignoti. Nell’incendio sono andate bruciate bibbie e arredi sacri. Il Pastore ha informato gli agenti anche della controversia avvenuta in precedenza, che riguardava gli altoparlanti che diffondono al di fuori dell’edificio preghiere e inni sacri: un gruppo di musulmani chiedeva di spegnerli al momento della preghiera islamica. I cristiani locali mettono in stretta correlazione la lite e la distruzione della chiesa, ma per ora non ci sono prove al riguardo e le indagini della polizia sono in corso. (PA) (Agenzia Fides 11/1/2016)

Nord Corea - condanna all'ergastolo per missionario canadese
La Corte Suprema del Popolo della Corea del Nord ha condannato un missionario cristiano protestante canadese all’ergastolo per “crimini contro lo Stato”. Lim Hyeon-soo, 60 anni, avrebbe “confessato” un “piano sovversivo” per rovesciare il governo e creare al suo posto uno Stato di matrice religiosa. Egli era “scomparso” nel febbraio 2015, e da allora di lui non si era saputo più nulla fino all’emissione della condanna.

Potrebbe aver aiutato dei nordcoreani a fuggire dal regime
Capo della Light Korean Presbyterian Church, con base nei pressi di Toronto - riferisce l'agenzia AsiaNews - il reverendo Lim dovrà scontare la sentenza ai lavori forzati. Fra le accuse vi è anche quella di aver organizzato un traffico di esseri umani verso la Corea del Sud, la Cina e la Mongolia. I suoi fedeli sostengono invece che nel corso degli anni egli “potrebbe aver aiutato” dei nordcoreani a fuggire il regime, ma sempre e soltanto su loro richiesta.

Le visite del rev. Lim tutte per motivi umanitari
Il rev. Lim ha compiuto più di 100 viaggi in Corea del Nord, e viene descritto come "del tutto non politico". Le visite sono state compiute tutte per motivi umanitari, soprattutto nei confronti di anziani e orfani. Cittadino canadese, l'uomo è nato nella penisola coreana: tuttavia, il suo Paese d'adozione non ha una presenza diplomatica nel Paese e da sempre sconsiglia ai propri cittadini di visitare la Corea del Nord.
(Radio Vaticana 16 12 2015)

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