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2014 10 01 MESSICO e VENEZUELA: due sacerdoti uccisi. EGITTO: ucciso cristiano copto. PAKISTAN: Ragazza cristiana violentata. LAOS: Cristiani arrestati mentre pregano. CINA: Nato in una famiglia di martiri è morto il sacerdote Bonaventura Li Chong De

Fonte:
CulturaCattolica.it

MESSICO - Sacerdote trovato morto nel fiume Balsas, si indaga per omicidio
Il Procuratore Generale dello stato di Guerrero, in Messico, ha aperto un'indagine sulla morte del parroco della parrocchia di Arcelia, padre José Acuña Asención Osorio, il cui corpo è stato trovato nelle acque del fiume Balsas. Il sacerdote era scomparso da domenica scorsa. 21 settembre, lasciando meravigliati i fedeli che lo aspettavano per la Messa. La parrocchia appartiene alla diocesi di Ciudad Altamirano. Secondo la nota inviata all’Agenzia Fides da una fonte locale, il corpo del sacerdote è stato ritrovato, grazie ad una segnalazione anonima, molto vicino al paesino di Santa Cruz de Las Tinajas, nel comune di San Miguel Totolapan (regione di Tierra Caliente, al centro del paese), quindi lontano dalla sua residenza.
La polizia locale, arrivata sul posto, ha tolto dall’acqua il corpo dal sacerdote e lo ha trasportato all'obitorio di zona, per gli accertamenti necroscopici. Secondo quanto si è appreso, la causa della morte è stata una asfissia da annegamento. Il riconoscimento è stato fatto da un parente stretto del sacerdote e da un assistente della parrocchia, che hanno chiesto la restituzione del corpo per la sepoltura. La Procura sta indagando per determinare le esatte circostanze della morte, essendoci sospetti fondati che si tratti di omicidio. Nella zona infatti non è il primo caso che si verifica, in quanto la tecnica di tenere la testa delle persone sott’acqua fino all’afissia è usata dalla criminalità a scopo di estorsione. (Agenzia Fides, 24/09/2014)

VENEZUELA - Non diminuisce la violenza nel paese: ucciso un cappellano militare
Il Vescovo di La Guaira, in Venezuela, Sua Ecc. Mons. Raúl Biord Castillo, ha diffuso un comunicato, pervenuto all’Agenzia Fides, in cui informa della morte violenta del sacerdote Reinaldo Alfonso Herrera Lures, che prestava servizio in questa diocesi come cappellano militare presso la fanteria di Marina delle Forze Armate Bolivariane. Il comunicato riporta: “La sera di giovedì 25 settembre, padre Reinaldo è scomparso mentre stava raggiungendo la sua auto per tornare a casa, e non abbiamo più avuto notizie di lui fino alla sera di sabato 27 settembre, quando è stato trovato il suo corpo senza vita, che è stato portato all'obitorio di Los Teques. Siamo in attesa delle indagini dagli enti statali che possano chiarire il motivo e le circostanze della sua morte”.
Padre Reinaldo era stato parroco in diverse parrocchie della diocesi di La Guaira, e soprattutto viene ricordato per il suo lavoro svolto presso la parrocchia dello Spirito Santo di Los Corales. Da qualche anno prestava servizio come cappellano militare. Era anche cancelliere della diocesi di La Guaira e cappellano del Colegio Champagnat a Caracas. “Come cristiani, deploriamo questa morte che si unisce a tante altre morti dovute alla violenza e al clima di insicurezza che si vive nel paese” conclude il comunicato del Vescovo. (Agenzia Fides, 30/9/2014)

EGITTO - Continuano i sequestri a danno dei copti, ucciso un dentista rapito
Si chiamava Ehab Karam il dentista copto ucciso martedì 23 settembre nella provincia di Assiut, nell'Alto Egitto, dopo che era stato rapito da ignoti. Karam era stato fermato dai sequestratori lungo la strada che percorreva tornando a casa dal suo posto di lavoro, lo studio dentistico che gestiva nella città di el-Badari.
La piaga dei sequestri di persona perpetrati a danno di appartenenti alla comunità copta continua a mietere vittime in tutto l'Egitto, con una concentrazione nell'Alto Egitto e in particolare nella regione di Assiut, dove in alcuni villaggi sulle rive del Nilo i cristiani in passato sono stati talvolta costretti anche a pagare “preventivamente” somme di denaro sotto la minaccia di subire ritorsioni violente. Lo scorso febbraio forze di sicurezza egiziane avevano realizzato una vasta operazione nell'area della città di Assiut per smantellare una rete criminale che da mesi organizzava sequestri di persona, furti e estorsioni ai danni della locale comunità copta. “Purtroppo - dice all'Agenzia Fides il Vescovo copto cattolico di Assiut, Kyrillos William - il fenomeno continua e non si vedono miglioramenti. Le operazioni di polizia sono episodiche e inefficaci, non riescono a risolvere il problema. Rapiscono anche per chiedere riscatti non elevati, ma per ottenere quello a cui mirano sono capaci di tutto”. (Agenzia Fides 25/9/2014).

PAKISTAN - Ragazza cristiana violentata, gli aguzzini filmano la violenza
Quattro giovani musulmani di Sialkot hanno violentato la quindicenne cristiana Monaza Bibi, filmando lo stupro di gruppo. Come Fides ha appreso dall’avvocato cristiano Mushtaq Gill, che si occupa del caso, il padre della vittima ha denunciato l’accaduto e due degli aguzzini sono stati fermati dalla polizia. Altri due sono ricercati. L’avvocato Gill ha incontrato i familiari e cerca di fornire assistenza legale sebbene la famiglia sia indigente. Il padre della ragazza ha detto di aver subito pressioni e minacce per impedirgli di sporgere denuncia, ma l’uomo ha coraggiosamente denunciato anche chi lo ha minacciato. La polizia ha confermato l’esistenza di un videoclip della violenza che costituirà una prova contro i colpevoli.
“Continuano a essere molte le ragazze cristiane vittime di violenza sessuale da parte di giovani musulmani, che contano di restare impuniti” commenta l’avvocato Gill a Fides, notando che “in questo caso si aggiunge il filmato, esibito come trofeo”. In Pakistan, lo stupro è utilizzato dai giovani musulmani come strumento di potere sulle ragazze delle minoranze religiose, di famiglie povere ed emarginate. È una forma di violenza che vuole ribadire la sottomissione dei cristiani ai musulmani. Le vittime di stupro affrontano difficoltà terribili e traumi psicologici. Si stima che i casi di stupri di ragazze indù e cristiane in Pakistan siano circa mille ogni anno.
(Agenzia Fides 29/09/2014)

LAOS - Cristiani perseguitati: arrestati mentre pregano
Il capo villaggio di Boukham, nel distretto di Atsaphangthong, provincia di Savannakhet, assieme ai responsabili della sicurezza e ai vertici della polizia, ha arrestato il pastore Sompong Supatto e altri sei fedeli. Sono incriminati - riferisce l'agenzia AsiaNews - per aver esercitato il diritto alla libertà religiosa, incontrandosi per un momento di preghiera nella casa del leader protestante Supatto.
La vicenda, come denuncia Human Rights Watch for Laos Religious Freedom (Hrwlrf), è avvenuta la mattina di domenica 28 settembre nella stessa provincia in cui, a maggio, tre studentesse cristiane non hanno potuto sostenere gli esami scolastici di fine anno a causa della loro fede. E qualche settimana più tardi, a fine giugno, un capo villaggio locale ha impedito la cerimonia funebre e la sepoltura di una donna cristiana neo-convertita.
Testimoni locali riferiscono che le autorità hanno fatto irruzione mentre il pastore e i sei fedeli stavano pranzando, dopo aver terminato le celebrazioni della domenica mattina. Tutti i membri della comunità sono stati prelevati e rinchiusi negli uffici governativi del villaggio di Boukham. Al pastore, a differenza dei sei fedeli, gli agenti hanno anche legato mani (con le manette di ordinanza) e piedi.
La settimana precedente, le autorità del villaggio avevano emanato un decreto che proibiva ai cristiani di riunirsi per pregare. Attivisti pro diritti umani e i vertici di Hrwlrf lanciano un appello al governo di Vientiane, perché rispetti la libertà religiosa e i trattati internazionali in tema di diritti civili sottoscritti in passato. Essi chiedono al contempo il rilascio dei detenuti e pene esemplari contro il capo del villaggio di Boukham e gli altri funzionari corresponsabili del blitz anti-cristiano.
Dall'ascesa al potere dei comunisti nel 1975, con la conseguente espulsione dei missionari stranieri, la minoranza cristiana in Laos è soggetta a controlli serrati e vi sono limiti evidenti alla pratica del culto. La maggioranza della popolazione (il 67%) è buddista; su un totale di sei milioni di abitanti, i cristiani sono il 2% circa, di cui lo 0,7% cattolici.
I casi più frequenti di persecuzioni a sfondo religioso avvengono ai danni della comunità cristiana protestante: nel recente passato AsiaNews ha documentato i casi di contadini privati del cibo per la loro fede o di pastori arrestati dalle autorità. Le maglie si sono strette ancor più dall'aprile 2011, in occasione di una violenta repressione della protesta promossa da alcuni gruppi appartenenti alla minoranza etnica Hmong.
Radio Vaticana 30 09 2014

TESTIMONIANZA
CINA - Nato in una famiglia di martiri, è morto il sacerdote Bonaventura Li Chong De, testimone con la vita del Vangelo e della carità
Era nato in una famiglia profondamente cattolica, in cui si contano ben 16 martiri durante la persecuzione di Geng Zi della dinastia Qing cinese (1821-1850), oltre a 5 sacerdoti e 7 religiose: don Bonaventura Li Chong De è tornato alla casa del Padre il 22 settembre, all’età di 92 anni. Secondo quanto riferito all’Agenzia Fides dalla Chiesa locale, il funerale si terrà venerdì 26 settembre nella parrocchia di Feng Xi, dove è stato parroco dal 1956 al 1958.
Don Li era nato il 30 maggio 1923 ed era entrato nel Seminario minore nel 1936, quando era passato al Seminario maggiore di Tai Yuan nel 1938. Venne ordinato sacerdote dal Vescovo della diocesi di Tai Yuan, Sua Ecc. Mons. Domenico Luca Capozi, O.F.M, il 9 giugno 1951. Dopo l’ordinazione è stato Decano della Cattedrale dell’arcidiocesi (1951-1954) e Parroco della parrocchia di Feng Xi (1956-1958).
Costretto ai lavori forzati dal 1958 al 1965, venne condannato all’ergastolo a causa della fede nel 1967. Fu assolto e rilasciato nel 1987.
Ritornato nella sua diocesi, don Li dedicò tutto il resto della sua lunga vita all’evangelizzazione. Secondo quanto raccontano i fedeli, spesso portava con sé solo un sacco con del pane secco per sostenersi durante i lunghi viaggi missionari che lo hanno visto percorrere tutta la provincia dello Shan Xi, a piedi o con i mezzi più poveri. Il “Gruppo della Carità e dell’Evangelizzazione di S. Paolo” dell’arcidiocesi di di Tai Yuan sotto la sua guida ha dato un immenso contributo all’annuncio del Vangelo e al servizio della carità, come del resto sottolinea l’annuncio funebre dell’arcidiocesi, che lo definisce “un sacerdote che ha dato testimonianza con tutta la sua vita”. (Agenzia Fides 2014/09/25)

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