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2014 02 25 VATICANO - Dal Concistoro la preghiera per i cristiani perseguitati. SPAGNA - continue violazioni alla libertà religiosa. Vittime soprattutto i cristiani. IRAN - Pastore cristiano detenuto è in precarie condizioni di salute: urge il rilascio

Fonte:
CulturaCattolica.it

VATICANO - Dal Concistoro la preghiera per i cristiani perseguitati e per i paesi lacerati dai conflitti
La Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato una dichiarazione in cui si afferma che “nel corso del Concistoro straordinario, il Santo Padre e il Collegio Cardinalizio hanno elevato al Signore una particolare supplica per i numerosi cristiani che, in diverse parti del mondo, sono sempre più frequentemente vittime di atti di intolleranza o di persecuzione. A quanti soffrono a causa del Vangelo, il Santo Padre e i Cardinali desiderano rinnovare l’assicurazione della loro costante preghiera, esortandoli a rimanere saldi nella fede e a perdonare di cuore ai propri persecutori, a imitazione del Signore Gesù”.
Inoltre, prosegue il testo, “il pensiero del Papa e dei Cardinali è andato anche alle Nazioni che, in questo periodo, sono lacerate da conflitti interni, o comunque da gravi tensioni che ledono la normale convivenza civile”. Vengono quindi citati il Sud Sudan, la Nigeria, l’Ucraina, la Siria, la Repubblica Centroafricana. “Sempre più urgente è l’iniziativa della comunità internazionale per favorire la pace e la riconciliazione interna, garantire il ripristino della sicurezza e dello Stato di diritto e permettere l’indispensabile accesso agli aiuti umanitari”.
La dichiarazione rileva che “molti dei conflitti in corso vengono descritti come di natura religiosa, non di rado contrapponendo surrettiziamente cristiani e musulmani, mentre si tratta di conflitti che hanno primariamente radici di natura etnica, politica o economica”, quindi conclude: “la Chiesa cattolica, nel condannare ogni violenza perpetrata in nome dell’appartenenza religiosa, non mancherà di continuare il proprio impegno per la pace e la riconciliazione, attraverso il dialogo interreligioso e le molteplici opere di carità che quotidianamente forniscono aiuto e conforto ai sofferenti ovunque nel mondo.” (Agenzia Fides 22/02/2014)

Spagna: continue violazioni alla libertà religiosa. Vittime soprattutto i cristiani
Ripetute violazioni dei diritti alla libertà religiosa. Le vittime sono per lo più i cristiani. La sentenza shock arriva dall’Osservatorio per la Libertà religiosa e di coscienza (Olrc), a conclusione del Rapporto 2013 sull’attività delle confessioni in Spagna. Con 96 casi registrati, l’Olcr ha bollato lo scorso anno come “particolarmente violento” in virtù del fatto che in alcune occasioni si è assistito ad episodi eccezionali. Interruzione della liturgia, attentati ai luoghi di culto, su tutti. “Sono state minate le fondamenta dell’accordo tra Stato e confessioni religiose” rileva il rapporto. Tra i fatti “sorprendenti” vengono menzionati gli attentanti, ad opera dei gruppi anarchici, alla cattedrale dell’Almudena a Madrid e alla basilica di Nostra Signora del Pilar a Saragozza. A novembre scorso, inoltre, durante la beatificazione dei martiri a Tarragona, sono stati esposti cartelli contro il clero. A questo si aggiunge la ricorrente richiesta di revisione, da parte del Partito Socialista, degli accordi tra Stato e Chiesa, e l’obbligo del pagamento dell’Ibi (l'imposta comunale sugli immobili ndr.). L’Osservatorio denuncia inoltre i tentativi di vietare le celebrazioni religiose nel contesto delle cerimonie istituzionali, come il giorno di San Giorgio in Catalogna, l'eliminazione o la riduzione di concerti didattici in Andalusia o la pretesa di eliminare Pasqua e Natale dal calendario scolastico nelle Asturie. Non mancano, infine, gli attacchi subiti dai vescovi negli ultimi mesi. A partire dalle minacce nei confronti dell’arcivescovo di Madrid card. Antonio Maria Rouco Varela, e dell'arcivescovo di Granada, mons. Javier Martinez Vescovo. Nei confronti di quest’ultimo, in particolare, i socialisti hanno annunciato un’azione legale a seguito della pubblicazione del libro di Costanza Miriano, giornalista italiana cattolica, “Spòsati e sii sottomessa”. (A cura di Davide Dionisi) (Radio Vaticana 22 02 2014)

IRAN - Pastore cristiano detenuto è in precarie condizioni di salute: urge il rilascio
Il Pastore cristiano evangelico e cittadino iraniano Behnam Irani – detenuto dal 2011 dopo una condanna per “azioni contro lo stato” – è in precarie condizioni di salute che potrebbero comprometterne la sopravvivenza. Per questo urge rilasciarlo: lo chiede, in una nota inviata a Fides, l’Ong “Christian Solidarity Worldwide” (CSW), ricordando che, “anche se condannato con accuse di tipo politico, in realtà il Pastore è in carcere a causa della sua fede, in flagrante violazione della Convenzione internazionale sui diritti civili e politici”. Il Pastore ha subito un intervento chirurgico il 22 febbraio ed è ora ricoverato nel Shahid Madani Hospital a Karaj. Behnam Irani soffriva di gravi emorragie a causa di ulcere allo stomaco e complicazioni intestinali. Secondo fonti dei CSW, l'operazione ha avuto successo e il Pastore tornerà nei prossimi giorni nella prigione di Ghezal Hesar.
Il Pastore Irani, cittadino iraniano convertitosi al cristianesimo, era divenuto capo della “Chiesa dell'Iran” con sede a Karaj. Avendo organizzato riunioni di preghiera “non autorizzate”, è stato condannato nel 2011 a sei anni di reclusione. Nei primi mesi della sua prigionia all’istituto penale di Ghezal Hesar, il Pastore Irani è tenuto in isolamento in una piccola cella, dove le guardie ripetutamente lo svegliavano durante il sonno, come forma di tortura psicologica. E’ stato poi spostato in una stanza angusta dove i detenuti non potevano sdraiarsi a dormire, in seguito trasferito in una cella sporca a sovraffollata che condivide con 40 detenuti. E' stato sottoposto a pressioni fisiche e psicologiche per convincerlo a riconvertirsi all’islam. Le autorità iraniane, infatti, sono particolarmente sensibili e ritengono “un esempio pericoloso” gli iraniani che si convertono dall’islam alla fede cristiana.
Nella nota inviata a Fides, Mervyn Thomas, Direttore esecutivo di CSW, dichiara: “E’ inaccettabile lasciare che le condizioni di salute di un detenuto possano deteriorarsi a tal punto. Continuiamo a chiedere il rilascio del Pastore, imprigionato solo perchè cristiano”. (Agenzia Fides 25/2/2014)

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