Il vero combattimento
Coloro che sul piano spirituale sono proletari combattono solo se sono sicuri di vincere, quelli che sul piano spirituale sono borghesi combattono solo se hanno qualcosa da conservare, quelli che sul piano spirituale sono nobili combattono anche quando sono sicuri di perdere e proprio per questo vincono moralmente.Continua l'invito alla lettura, con l'augurio di vivere all'altezza del compito della vita.
Ecco l’unica azione: […] agite disinteressatamente, agite senza pensare ai risultati. La vera azione è l’azione disinteressata di cui potremmo non vedere l’esito.
Io non so fino a che punto posso essere maestro di coloro che mi ascoltano, ammesso che sia in grado di essere maestro di qualcuno, ma questo è ciò che davvero conta per me: non interessarmi ai frutti, ma interessarmi alla generosità del momento in cui do; perché se diamo agli altri in considerazione dei frutti che otteniamo, diamo sempre meno, combattiamo sempre meno. L’arte di non disperare si esprime così come l’arte di combattere indipendentemente dal risultato. Coloro che sul piano spirituale sono proletari combattono solo se sono sicuri di vincere, quelli che sul piano spirituale sono borghesi combattono solo se hanno qualcosa da conservare, quelli che sul piano spirituale sono nobili combattono anche quando sono sicuri di perdere e proprio per questo vincono moralmente.
Una persona che si esercita a lottare inizia poi anche a sperare. Fai come se non dovessi mai vedere la terra promessa, fai come se non dovessi mai vedere ciò che sempre hai desiderato vedere, e proprio per questo è probabile che tu la veda. Mai però lasciare il combattimento, non solo verso un ipotetico avversario, ma il combattimento vero, quello contro noi stessi per divenire migliori: riformiamo noi stessi per formare gli altri.
[E. Samek Lodovici, Una vita felice, pp. 33-34]