Allegri, Renzo - Il Papa di Fatima
Vita di Karol Wojtyla, Mondadori, Euro 17.00- Autore:
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“Wojtyla è stato uomo di Dio, ha vissuto per Dio, in stretta relazione con Dio. Però questa sua “stretta relazione” a un’analisi anche superficiale, si presenta subito particolare, fuori da ogni schema e insieme sconcertante. Tanto sconcertante da essere ritenuta incredibile. I biografi, infatti, la trascurano.”
Sono le parole dell’autore Renzo Allegri, giornalista, critico musicale e scrittore (ha pubblicato parecchi libri tra cui una decina su Padre Pio) che ha colto perfettamente questa stretta relazione e la racconta nello straordinario libro “Il Papa di Fatima”.
La differenza con le altre biografie su Giovanni Paolo II è radicale:proprio perché era lui “ il vescovo vestito di bianco” allora tutta la sua vita, con le vicende che lo videro tra i protagonisti del novecento, va letta come indissolubilmente legata ai segreti rivelati ai pastorelli portoghesi.
Nel libro tutto ciò viene ben dimostrato, non si tratta solo di tesi: il nostro autore grazie all’indubbio talento giornalistico ma anche alla sua genuina fede ha decisamente visto lontano.
La vita del Papa polacco ci viene raccontata come continuamente insidiata dalle forze del male: da quando era ancora nel grembo della madre (che lo lasciò presto), cui venne fortemente consigliato di abortire, alle quattro o cinque volte quando il giovane Karol scampò miracolosamente alla morte e poi la scomparsa dell’amatissimo padre, quella prematura del fratello, la durissima vita sotto l’occupante nazista per arrivare all’attentato e alle crescenti sofferenze degli ultimi anni.
Forze del male non genericamente intese:proprio citando gli insegnamenti di Giovanni Paolo II e Paolo VI, Allegri usa termini inequivocabili come il Maligno, l’eterno Nemico(scritti proprio con l’ iniziale maiuscola) per definire chi colpendo Wojtyla intendeva fermare i disegni divini che cambiarono il corso della storia.
Secondo l’autore non è azzardato pensare che quando il Papa si recò proprio a Fatima a ringraziare la Madonna che deviò il famoso proiettile, offrì se stesso per la salvezza dell’umanità:fu questo il senso di tutte le sue sofferenze patite da allora sino alla morte, come prezzo di un riscatto.
Colpiscono notevolmente le parole usate per spiegarlo: “Per salvare l’umanità, sull’ esempio di Gesù, Wojtyla offrì la propria vita, entrando cosciente nel mistero della redenzione.E da allora la sua vita fu un calvario di sofferenze.Un calvario che ascese lentamente nel corso di ventiquattro lunghi anni, fino a diventare un autentico crocefisso.”
Ampio risalto viene dato nel libro a una precisa e irrinunciabile richiesta della Madonna durante le apparizioni: la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato in comunione con i vescovi di tutto il mondo, rivelata nel 1929 ma con decisione portata definitivamente a termine (dopo il superamento di parecchi ostacoli) proprio da Giovanni Paolo solo nel 1984.
Fu proprio allora che dalla massima tensione tra Est e Ovest si passò ad una improvvisa distensione grazie anche alla rapida ed indolore disgregazione dell’ impero sovietico, arrivò cioè il periodo di pace promesso da Maria.
Non poteva mancare un capitolo su Padre Pio, Allegri ne è un attento biografo, e lo specialissimo legame che lo legava a Wojtyla, ed uno sulle grazie che quest’ultimo ha dispensato.
Il libro si conclude con la testimonianza di un sacerdote, che segretamente faceva da tramite tra il Papa e i perseguitati russi e che si prodigò affinché il patriarca Alessio II compisse il grande passo di invitarlo a Mosca. La data di questo storico viaggio era ormai stabilita: 10 giugno 2005, nonostante le sue condizioni il Papa l’avrebbe sicuramente intrapreso ma il viaggio che lo portò direttamente dalla sua Maria lo aspettava.