La «misericordia» colpisce ancora: il caso Seifert
- Autore:
- Curatore:
- Fonte:

Preghiamo per l’anima del Card. Caffarra, che improvvisamente ha lasciato questo esilio in cui noi ancora camminiamo.
Mi ha molto colpito la testimonianza che Socci ha ricevuto da un sacerdote che l’ha visto appena prima di morire (QUI):
“Il Signore non abbandonerà mai la sua Chiesa. Gli Apostoli erano dodici ed il Signore ricomincerà con pochi. Immagina la sofferenza di S. Atanasio che rimase da solo a difendere la verità per amore di Cristo, della Chiesa e degli uomini. Dobbiamo avere fede, speranza e fortezza”
Nel dirlo il Card. Caffarra piangeva, perché la solitudine di S. Atanasio era un po’ anche la sua. Sempre ieri è arrivata una notizia, che conferma ancora di più la frase del cardinale: il 31 agosto, mons. Javier Martínez Fernández, arcivescovo di Granada, dopo aver sospeso dall’insegnamento il filosofo austriaco Josef Seifert, lo ha estromesso dalla Accademia Internazionale di Filosofia, di cui è uno dei fondatori, ma che oggi dipende dall’arcidiocesi (QUI e QUI).
Come ci ricorda Tosatti, il prof. Seifert scrisse a Rocco Buttiglione, che aveva difeso Amoris Laetitia, per esprimergli il suo timore che anche Humanae Vitae e Evangelium Vitae fossero in qualche modo “adattatate” ad Amoris Laetitia. Buttiglione “ha aumentato il mio senso di allarme rispondendo che naturalmente a Humanae Vitae e Evangelium Vitae avrebbe dovuto essere applicato lo stesso discernimento e gli stessi principi dichiarati in Amoris Laetitia. Questo mi ha scosso profondamente”.
La principale preoccupazione di Seifert è questa: se la coscienza può sapere che Dio vuole che ci impegniamo in una certa situazione che è intrinsecamente cattiva, cioè atti di adulterio o omosessuali, la pura logica deve tirarne la conseguenza che lo stesso si può applicare alla contraccezione, all’aborto, e a tutti gli altri atti che la Chiesa e i comandamenti divini hanno escluso in maniera assoluta. Questo ha spinto Seifert ha scrivere una supplica a Francesco. Secondo un comunicato dell’arcidiocesi il motivo del suo ultimo licenziamento consiste proprio in un articolo di supplica a proposito della Esortazione post-sinodale Amoris laetitia di papa Francesco. Nell’articolo incriminato, Seifert ha chiesto a papa Francesco di ritrattare un’affermazione di Amoris laetitia dalla quale, sulla base di una logica stringente, può derivare la dissoluzione dell’intero insegnamento morale cattolico. Ripeto, mons. Martínez Fernández ha punito il prof. Seifert perché chiedeva al Papa, con tono umile e rispettoso, di ritrattare un’affermazione che conduce all’adulterio e alla dissoluzione della morale…
La defenestrazione del professore è uno dei numerosi esempi di come dialogo e misericordia vengano usati, a mo’ di randello, verso chi esprime dubbi più che legittimi sulle conseguenze logiche di un documento ambiguo.
Benvenuti nella neochiesa, rigorosamente in uscita, della falsa misericordia…
San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia!
Andrea Mondinelli