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Il SS. Sacramento profanato

Non mi sfiorò minimamente il pensiero del sacrilegio, della profanazione, dell'indegnità, di un divieto o di un delicato rimprovero. Solo la convinzione che Gesù avrebbe fatto altrettanto…

Torno sulla questione Bonino per mettere in evidenza un fatto gravissimo che ha avuto come protagonista il parroco don Mario Marchiori e che pare sfuggito ai più.
Questo prete traditore, nel 2010, si è vantato di avere profanato il Santissimo Sacramento consegnandolo nelle mani di un mussulmano che si era messo in fila per la comunione (QUI):

Un fratello marocchino, di fede mussulmana, alla vigilia di Natale mi chiese se potevo aiutarlo a capire come noi cristiani avremmo pregato a Natale in chiesa. Non avendo materialmente il tempo, gli ho dato il foglio dei canti, dicendogli che, dopo le festività, avremmo trovato il modo per farlo. Per di più la poca familiarità con la lingua italiana mi rendeva difficile anche solo avviare un discorso. Ho intuito che avrebbe preso parte alla celebrazione. Infatti lo vedo presente alla messa, attento e raccolto, con il foglio tra le mani. Al momento della Comunione, si mette in fila come gli altri fedeli e giunto davanti a me, allunga la mano sulla quale depongo il pane consacrato dicendo "il corpo di Cristo", non ricevendo, ovviamente, risposta alcuna. Avevo da subito pensato che Gesù non avrebbe escluso nessuno da quel dono. Mi ha colpito la grande dignità e compostezza anche nel momento in cui, avviandosi verso il banco, ha messo nella tasca della giacca l'ostia consacrata. Pensai che alla fine della messa, alla scambio degli auguri, avrei avuto l'occasione per dirgli almeno che si doveva mangiare. Così avvenne. Non mi sfiorò minimamente il pensiero del sacrilegio, della profanazione, dell'indegnità, di un divieto o di un delicato rimprovero. Solo la convinzione che Gesù avrebbe fatto altrettanto…

Possibile che i vescovi non intervengano mai contro questi scellerati? Possibile che si comportino come Bonfacio VIII nella descrizione di Dante (Canto XIX)?

E se non fosse ch’ancor lo mi vieta 
la reverenza delle somme chiavi 
che tu tenesti ne la vita lieta,

io userei parole ancor più gravi; 
ché la vostra avarizia il mondo attrista, 
calcando i buoni e sollevando i pravi.

Di voi pastor s’accorse il Vangelista, 
quando colei che siede sopra l’acque 
puttaneggiar coi regi a lui fu vista.


San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia

Andrea Mondinelli