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Avvenire e D’Agostino. Ci trasformeremo in scimpanzé con cervello di gallina?

Autore:
Mondinelli, Andrea
Fonte:
CulturaCattolica.it

Avvenire e D’Agostino il 30 marzo 2017 hanno dato il “meglio” di sé: neanche la Massoneria sarebbe riuscita a descrivere con più precisione il suo obiettivo, il suo bersaglio. Ecco la frase conclusiva dell’<strong>articolo avveniristico-dagostiniano:


La storia ci impone di avere coraggio, di abbandonare in parte (solo in piccola parte!) il vecchio paradigma della medicina ippocratica e di contribuire alla costruzione di un paradigma nuovo e molto più complesso. E chi perde gli appuntamenti con la storia sarà costretto, prima o poi, a pentirsene amaramente.

La storia ci impone? Appuntamenti con la storia per non pentirsi amaramente?

Della Storia ce ne facciamo un baffo! Noi cattolici abbiamo altri doveri da rispettare (la legge di Dio) e altri appuntamenti da non perdere (alla destra di Gesù il giorno del Giudizio)! Per le critiche puntuali a D’Agostino vi segnalo questi articoli della nuova bussola (QUI).

Desidero concentrarmi sull’inquietante “abbandonare in parte (solo in piccola parte!) il vecchio paradigma della medicina ippocratica”, ponendo due precise domanda a D’Agostino e Avvenire:

1. Quale piccola parte del paradigma ippocratico vuole abbandonare?
2. Quale paradigma nuovo e più complesso vuole abbracciare?

Aspettiamo, fiduciosi, la risposta con una piccola considerazione finale.
Il nostro patrimonio genetico è condiviso al 99% con lo scimpanzé, per l’80% è in comune con un verme di 1 mm (Caenorhabditis elegans), il 50% è condiviso invece con il dna della banana, e abbiamo lo stesso numero di geni della gallina (qui).
Non è questione di piccolezza (“solo in piccola parte!”, dice Presidente dell’Unione giuristi cattolici e presidente emerito del Comitato nazionale per la bioetica), ma di qualità. Non è che, togliendo quella piccola parte del paradigma ippocratico, ci trasformeremo in uno scimpanzé con un cervello di gallina?

San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia.

L'articolo di Avvenire
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