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La Parola zittì chiacchiere mie

Fonte:
CulturaCattolica.it

Nella lettera agli Ebrei c’è scritto, a proposito di coloro che ci hanno fatto incontrare il Signore: «Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunziato la parola di Dio; considerando attentamente l'esito del loro tenore di vita, imitatene la fede.»
Ho letto la testimonianza sulla vita e sulla morte di Chiara Corbella, scritta da Antonio Socci (e già raccontata da Benedetta Frigerio su Tempi). Incuriosito e commosso, ho scaricato il video da Youtube (e trovate sul sito ufficiale oltre al link dei video, altre straordinarie testimonianze) in cui lei racconta l’esperienza della nascita della prima bimba, Maria, e ho ascoltato quanto ci fa sapere il suo papà del modo in cui ha vissuto accanto alla figlia e ciò che da lei ha imparato.
Una volta un Padre della Chiesa disse: «Ciò che è grande in noi è la vita». Possiamo solo ringraziare il Signore perché ancora ci mostra la verità di quella vita nata da una fede vera, non ideologica, capace di quell’eroismo di cui tesseva le lodi il grande Giovanni Paolo II, a Norcia, il 23 marzo 1980, parlando di San Benedetto: «Benedetto, leggendo i segni dei tempi, vide che era necessario realizzare il programma radicale della santità evangelica, espresso con le parole di san Paolo, in una forma ordinaria, nelle dimensioni della vita quotidiana di tutti gli uomini. Era necessario che l’eroico diventasse normale, quotidiano, e che il normale, quotidiano diventasse eroico.»
E il grande poeta cattolico Clemente Rebora così descrive l’incontro con la fede: «Quasi maestro agli altri mi porgevo; / ma qualcosa era dentro me severo: / Ferma il mio dire, se non dico il vero. / La Parola zittì chiacchiere mie.
La Provvidenza sue vie dispose: / mi fece attento a Pietro e alla sua Chiesa; / dei martiri la Fede venne accesa.»
Improvvisamente tutto appare nella vera luce (a questo punto posso solo invitarvi a leggere il bellissimo articolo di Antonio Socci, che riporta quanto raccontato da Chiara, da suo marito e dal papà). E d’un colpo le parole - anzi, le chiacchiere - dei vari Mancuso, Zanotelli, Bianchi (per non citare le infinite idiozie di alcuni laici commentatori della Chiesa, per lo più ospitati su MicroMega, su Repubblica, sul Corsera…) si rivelano per il nulla che sono. C’è un segno inconfutabile a dimostrarlo: non commuovono nessuno, non convertono nessuno, non accolgono nessuno. Sono le chiacchiere di un «circolo» che – pur avendo dalla sua ingenti risorse mediatiche ed economiche – sa solo grattare il fondo nel pentolone del nichilismo e del relativismo postmoderno e rincorrere progetti di annientamento dell’umano.
Forse il Sinodo della nuova evangelizzazione ha, nella testimonianza di Chiara e dei suoi familiari, le radici perché la fede ridiventi interessante per l’uomo di oggi e di sempre!

"Cosa ho imparato da mia figlia": la lezione di vita di Chiara

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