Fine del maschio?
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Forse, le prossime generazioni di donne che avranno accanto solo uomini femminei, depilati, profumati, ingentiliti da abiti unisex, leggeranno di nascosto libri sconvenienti, dove si raccontano storie di uomini avventurosi, che sfidano le tempeste del mare e della vita, che proteggono donne dolci e gentili e magari in cuor loro, sotto sotto, senza confessarlo ad alcuno, rimpiangeranno un po’ quel maschio, chissà?
Sta di fatto che il maschio pare razza in via d’estinzione.
Viviamo nella società del “maschio inutile” pare addirittura che si stia estinguendo il cromosoma “Y” , quello che determina il genere maschile, del resto che ce ne facciamo di un maschio, se il suo ruolo è quello di “inseminatore” possiamo fare da sole, la tecnica finirà per soppiantarlo.
Vedremo nei documentari sulle razze estinte il racconto di quel personaggio, un po’ peloso, con la mascella quadrata, che con il passare degli anni aveva la tendenza ad avere il ventre arrotondato, capace di cambiare una lampadina, ma anche di prendere i cuccioli d’uomo e farli volare verso il cielo per poi riprenderli e custodirli in un abbraccio. Forse di questo maschio di una specie in via d’estinzione ne custodiranno qualche esemplare, non hanno fatto così anche con i panda e gli orsi bianchi?
Non ci resta che contare sul WWF.
Viviamo in una società dove difendere la mascolinità non è facile, con la scusa dell’omofobia, dire che sotto le lenzuola ognuno faccia ciò che vuole, ma per noi il padre è maschio e la madre è femmina, sembra una dichiarazione d’altri tempi, fuori luogo.
Il mondo che “conta” pullula di omosessuali, basta fare zapping e non c’è programma di gossip, di musica, di moda dove non ce ne sia almeno uno, se non hanno un esperto gay sembrano temere l’oblio.
Nichi Vendola Presidente della regione Puglia è una delle dimostrazioni che i gusti sessuali non impediscono di avere cariche importanti, di guidare una regione, un’azienda, un autobus e così dev’essere.
Però ora il Presidente alza il tiro e dichiara di voler adottare un figlio con il suo compagno. No, un figlio ha bisogno di un padre maschio e di una madre femmina, fingere che queste siano fesserie è grave per le nuove generazioni.
Siamo nell’era del male che non c’è e dove no si può chiamare nulla MALE, non si riesce più a capire cos’è BENE, tutto fa brodo se concorre a realizzare uno scopo.
Prendete Maurizio Corona, sex symbol, bello, tatuato, sempre in compagnia di donne appariscenti, a lanciare dai balconi mutande a folle osannanti di ragazzine, gli si perdona tutto perché ha trovato il modo di fare soldi di essere famoso, ora si scopre che era l’amico del cuore di Lele Mora, il manager delle star che per lui ha speso follie.
Certo si capiva che per soldi era disposto a tutto , che il suo unico dio è il denaro e quindi sopra sotto, davanti, dietro, purché porti guadagno.
Fine di un mito?
No, per carità, non vi scandalizzerete per così poco, in questo mondo, l’importante è esserci, avere soldi e potere, Corona resta un idolo da imitare, un maestro, cattivo maestro, ma maestro di vita di generazioni di ragazzi invidiosi del suo nulla.
Ultimo, ma non ultimo Tiziano Ferro, quel cantante, dolce e sensibile che aveva già confessato in tv di aver vinto la bulimia, ora esce con un libro, un Cd, una copertina su Vanity Fair dove dichiara al mondo la sua omosessualità e il suo desiderio di trovare un uomo di cui innamorarsi.
Del resto, Platinette, all’anagrafe Maurizio Coruzzi, giornalista extralarge, al quale, da quando si traveste con abiti femminili e parrucche alla Wanda Osiris è permesso ogni sberleffo, ogni dichiarazione, lo aveva già dichiarato che Tiziano Ferro era un omosessuale e nessuno gli aveva detto – Sono solo fatti suoi –
Come se il mondo non potesse fare a meno di sapere chi e come lo – fanno strano – tutti attendono ora chi sarà il prossimo, magari un calciatore.
Povero Re, e povero anche il Cavallo
Perduta ogni speranza?
No, perché a 'Pitti Uomo' , quest’anno la moda dicono abbia rimesso i pantaloni agli uomini.
Un uomo nuovo, un uomo vero, dicevano i giornali del settore
Non sarà molto, ma forse se è vero che la moda precede i cambiamenti, magari mentre tutto concorre all’eliminazione del maschio e alla distruzione della famiglia, da qualche parte entra uno spiffero, un venticello di ragionevolezza umana e stiamo per riscoprire il ruolo maschile, quel padre rottamato, che invece è indispensabile allo sviluppo della psiche dei figli, al distacco dal cordone ombelicale materno, quel padre che nell’adolescenza affronta le crisi e i conflitti, con cui misurarsi, scontrarsi, confrontarsi.
Quel maschio bistrattato, ma indispensabile alla completezza della coppia.
Chissà, basta che un seme di ragionevolezza rimanga perché prima o poi l’uomo scopra cose che da sempre porta scritte nel cuore.