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Il ballo delle vergini

Fonte:
CulturaCattolica.it

Ragazzi noi abbiamo scherzato e voi ci avete presi troppo sul serio.
Si è vero, da figli predicavamo l’amore libero, da femministe la libertà di fare sesso con chi vuoi e quando vuoi, ma ora da padri e madri questo - sex and the city - alla newyorkese non ci piace più, non è cosa buona.

In America le adolescenti che diventano madri o che aspettano un figlio e abortiscono sono diventate una piaga sociale.
Le nascite illegittime sono quasi il 30 per cento del totale, e ognuno cerca di porre rimedio come può, ma l'impressione è che gli adulti non avendo le idee chiare cerchino soluzioni senza però comprendere la radice del problema.

Il problema è stato affrontato con corsi di educazione sessuale, nella speranza che, se sesso adolescenziale dev’essere, almeno sia un sesso senza conseguenti gravidanze.
Non ha funzionato.

Allora si è passati alla distribuzione di preservativi gratuiti anche all’uscita delle scuole, perché qualcuno pensava che il sesso non protetto fosse causato da una paghetta settimanale che non veniva spesa per questa bisogna, ed invece nulla.

Chissà se qualcuno si è mai chiesto se una delle cause di questo “sesso precoce” e sprecato non sia la banalizzazione che negli anni si è fatta di un gesto che dovrebbe essere una delle massime espressione dell’amore tra due esseri umani ed invece è diventato un gesto “di consumo”.

Ora, pare che in alcuni stati del sud, sia innestata una controtendenza mi riferisco a “Il Ballo della purezza” inaugurato nel 1998 si è diffuso in 48 Stati, una sorta di ballo delle debuttanti, dove fanciulle in abito da principessa giurano davanti a Dio e al loro padre di restare caste sino al matrimonio e il loro padre fa solenne giuramento di difendere la verginità delle figlie, tra inni e danze.

Insomma, un bel passo del gambero per alcuni, un ritorno al passatto conformista e bigotto, una riscoperta del valore della verginità e della famiglia per altri.

Il Reverendo Randy Wilson, padre di 5 ragazze e ministro della Chiesa evangelica, ideatore del ballo si dice convinto che il miglior modo per proteggere l'integrità delle proprie bambine consista nel fondare una solida relazione padre-figlia.

Mah, che il rapporto padre figli sia importante, che le ultime generazioni vivano una mancanza del padre è vero anche in Europa, ma lasciatemi dire che mettere una fede al dito delle proprie figlie giurando di proteggere la loro purezza sino al matrimonio mi pare più che un gesto d’amore la volontà di mettere al riparo figlie e famiglia dalle difficoltà che una gravidanza precoce chiede di affrontare, senza però andare al nocciolo del problema.

Uno, perché i figli si fanno ancora in due e allora puntare sulla verginità delle figlie sembra alquanto riduttivo, come dire ancora una volta che la responsabilità è SOLO femmina.
Due, perché non si tratta di difendere l’onore, o l’importanza della famiglia, ma di riscoprire le ragioni di questo valore, e ci vorrà ben più impegno di un giuramento pubblico.

Ah, dimenticavo, le statistiche dicono che l’88% delle fanciulle rompe il giuramento, ma resistono in media 18 mesi più di qualche tempo fa, insomma, l’astinenza è cosa da eroi in questa nostra società schizofrenica, dove chi non osa e non prova tutto sembra privarsi dellae gioie del mondo.

Sta di fatto che questo ritorno all’astinenza, in attesa del grande amore, piace non solo agli evangelici, ma anche a molti universitari, a molti giovani che sembrano stufi di questo sesso senza amore, perché in fondo il cuore dell’uomo è fatto per cose grandi, magari non capiamo bene il perché ma il desiderio più grande è quello di essere amati e amare in modo vero profondo esclusiovo.

Scriveva Papa Woityla: "Crescono improvvisamente dall’amore, e poi, di colpo, adulti/ tenendosi per mano vagano nella grande folla/ (cuori catturati come uccelli, profili sbiaditi nel crepuscolo)./ So che nei loro cuori pulsa l’intera umanità”.

A questi ragazzi nel cui cuori pulsa l’intera umanità va detto che l’amore umano e la sessualità sono una cosa straordinariamente seria, che il matrimonio e la famiglia sono una "vocazione" un progetto di vita.

Sempre Papa Woityla diceva ai suoi amici, che - la ricerca dell’amore umano e divino è una questione che riguarda tutti, e bisogna sempre partire dall’unità della persona umana - già, l0unità della persona umana, fatta di carne e di spirito, quell'unità che quando si spezza porta all'infelicità dell'anima.

Questa estate proviamo a leggere “Bellezza e spiritualità dell’amore coniugale” l’editore Cantagalli – ci sono anche belle fotografie di un Giovanni Paolo II giovane e spensierato, ma già scriveva cose estremamente vere.

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