Il bacione di Firenze per Stefano Borgonovo
- Autore:
- Curatore:
- Fonte:
Le lacrime senza fine di Gullit per la commozione mentre gli accarezza la testa; Agroppi che per una sera "depone" la sua proverbiale vena polemica di toscano sanguigno mentre gli mostra la foto di quando lo allenò a Como; i tanti giocatori di oggi e quelli di appena ieri suoi compagni di avventura calcistica, Nappi che dopo un gol fa trenta metri di corsa verso la panchina e lo bacia, e poi quei dieci minuti interminabili applausi da brivido come mai la Firenze calcistica ha fatto quando Roberto Baggio lo porta sotto la Curva Fiesole, accompagnato dallo sguardo amorevole della figlia Alessandra ma soprattutto il suo sguardo vivo, pungente e felice che a tanti ha fatto sorgere la domanda più elementare: "ma come è possibile con il male che lo attanaglia?". Insomma ieri è stato il giorno di Stefano Borgonovo, colpito dalla Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica) e Firenze gli ha dato quel "bacione" che secondo una delle canzoni popolari più belle "La mì porti un ba(s)cione a Firenze"-con la c aspirata-vuol dire amore, struggimento, abbraccio senza fine. Non è stata una serata nè banale, nè formale. Ed anch'io che ero presente non ho fatto che ammirare quel volto, quello di Stefano che ha fatto ringraziare centinaia di persone per il coraggio, la forza del cuore che esprimeva, comunicando con quella "macchinetta" parole di speranza e voglia di lottare e che apparivano sui tabelloni dove la domenica scorrono i risulati della Serie A. Stefano, attraverso anche a quella forza della natura che è Chantal, sua splendida moglie che non lo molla un attimo insieme ai figli, ha parole per i più sfortunati che non sono del mondo del calcio. Ma a partire da questo dove si sono consumati tanti drammi a causa della Sla, l'incasso della partita amichevole tra Fiorentina e Milan di fatto contribuirà a sostenere la Fondazione Borgonovo che si occuperà di ricerca e di sotegno ai malati di Sla. Non mi interessano i luoghi comuni dei calciatori viziati e così via, ma ieri ho visto questi "eroi" della domenica, anche i miei, seppure molti erano quelli di "ieri" inchinarsi davanti al mistero di una malattia e che a modo loro si sono comunque chiesti "perché?", come fare per affrontarla?" E paradossalmente vedendo Borgonovo come combatte, si sono sentiti confortati in qualcosa che va oltre il calcio. Stefano ci ha regalato una grande testimonianza fatta di amicizia, amore e fede. La sua famiglia, gli amici di Milano, i tanti che si è ritrovato a Firenze. Grazie alle società di Fiorentina e Milan che hanno pensato questo gesto per la Fondazione Borgonovo ma grazie anche Carlo Parravicino, che fu procuratore di Stefano quando lo portò nella Fiorentina. Di solito hanno fama di condizionare i loro giocatori per motivi di "business" ma qui si presenta un altro fatto fuori dal comune ma reale: appena seppe della malattia di Stefano si è prodigato perchè la manifestazione riuscisse, tanto che sarà uno dei sostenitori della Fondazione. Grazie a te Stefano, alla tua testimonianza e porta i nostri baci a Milano e che Dio ti benedica!