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Gattuso e la bussola per i suoi figli

Fonte:
CulturaCattolica.it

Durante gli Europei di calcio, ad un giornalista che in conferenza stampa gli domandava come la pensasse a proposito dei matrimoni tra omosessuali, Rino Gattuso aveva dichiarato: "Le nozze tra omosessuali non mi trovano d'accordo per me le nozze sono tra un uomo e una donna. Sì, io mi scandalizzo, perché credo nella famiglia. E se credi nella famiglia e nella tua religione, non puoi essere d'accordo. Poi, siamo nel 2008 e ognuno fa quello che vuole".
Nulla da dire, un giocatore serio con la vita, di questi tempi per fare queste dichiarazioni ci vuole il coraggio delle proprie idee, perché Gattuso non è certo un ingenuo e sapeva che sarebbe finito bersaglio del gossip e delle accuse di omofobia di chi non la pensa come lui, perché oramai c’è un solo modo corretto di pensarla “liberi tutti di fare tutto” e chi non la pensa così ‘peste lo colga’.

Persi gli Europei, chiuse le scuole, i giornalisti forse annoiati dal calcio mercato, ancora si rimpallano questa notizia, come si trattasse di uno scoop e così Gattuso è obbligato a ridire la sua, ed in un certo senso lo ringraziamo, perché fa bene di tanto in tanto leggere cose di buon senso.

Così oggi su Il Giornale, leggiamo la replica di Ringhio, un uomo, un padre, un calciatore.
"La mia convinzione sull'argomento è la seguente che il matrimonio in chiesa, con la possibilità di avere figli, debba essere riservato alla coppia tradizionale, un uomo e una donna". (...)
“Per nessun motivo al mondo bisogna rinunciare alle proprie idee e proprie convinzioni specie su temi così sensibili, senza naturalmente presumere di avere ragione.
Non tanto per me, difficile che cambi testa alla mia età e con le origini che mi ritrovo, quanto per i miei figli a cui vorrei consegnare una bussola per il futuro.”


No comment e grazie.

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