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Scuola e spinelli

Fonte:
CulturaCattolica.it
Una breve risposta ad un amico che chiede un parere su quanto accaduto

Salve,
sto raccogliendo (per l’agenzia Apcom) le reazioni del mondo della scuola riguardo la notizia apparsa oggi sul quotidiano “Il Firenze”: un docente di una scuola superiore fiorentina sarebbe stato ripreso mentre fuma una sigaretta di hashish durante la lezione.
Il video (‘scaricabile’ da repubblica.it) è stato probabilmente inviato su YouTube da uno degli studenti dell’Istituto Tecnico Marco Polo. Ora il dirigente scolastico della scuola starebbe verificando i fatti.
Potreste farmi avere un vostro commento, anche breve, sull’episodio che purtroppo ancora una volta vede come protagonista negativo un docente della scuola italiana?
Grazie per la collaborazione.
Alessandro Giuliani


Caro Alessandro, ho visto sul sito indicato il filmato cui ti riferisci e la risposta del Presidente della Provincia di Firenze.
Che dire? Da tempo il Papa Benedetto parla di emergenza educativa, credo che questo episodio ne sia la conferma drammatica. Egli ha detto recentemente: «Viene spontaneo incolpare le nuove generazioni, come se i bambini che nascono oggi fossero diversi da quelli che nascevano nel passato. Si parla inoltre di una “frattura fra le generazioni”, che certamente esiste e pesa, ma che è l’effetto, piuttosto che la causa, della mancata trasmissione di certezze e di valori. Dobbiamo dunque dare la colpa agli adulti di oggi, che non sarebbero più capaci di educare? E’ forte certamente, sia tra i genitori che tra gli insegnanti e in genere tra gli educatori, la tentazione di rinunciare, e ancor prima il rischio di non comprendere nemmeno quale sia il loro ruolo, o meglio la missione ad essi affidata. In realtà, sono in questione non soltanto le responsabilità personali degli adulti o dei giovani, che pur esistono e non devono essere nascoste, ma anche un’atmosfera diffusa, una mentalità e una forma di cultura che portano a dubitare del valore della persona umana, del significato stesso della verità e del bene, in ultima analisi della bontà della vita.»
E allora la grande questione: come mai i mezzi di informazione continuano a darci solo notizie di questo tipo per quanto riguarda la scuola, dalle lingue tagliate ai cerotti sulla bocca, contribuendo a fare perdere il senso dell’adulto educatore, e mai ci raccontano del cammino educativo di tante presenze. Per esperienza i giovani a questo si appassionano realmente e sanno ritrovare ragioni di speranza.
Non si può distruggere la speranza nei giovani e poi pensare che questo non abbia conseguenze su di loro.

Gabriele Mangiarotti
CulturaCattolica.it

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